L’otite è un disturbo infiammatorio molto comune nei bambini piccoli che deve essere curato in maniera tempestiva. Arriva molto spesso all’improvviso e causa dei forti dolori a una o a entrambe le orecchie. Come si possono riconoscere i sintomi dell’otite nei bambini piccole, come fare a prevenirla e a curarla? Scopriamolo assieme in questo articolo!
Otite dei bambini: come riconoscerla e curarla
L’otite è una infiammazione più o meno severa dell’orecchio provocata da agenti patogeni che arrivano quasi sempre dal naso. Basta infatti che il bambino prenda un raffreddore per innescare un processo infiammatorio delle vie aeree superiori che coinvolgerà successivamente anche le orecchie.
L’otite causa forti dolori, febbre e per questo motivo il nostro bambino urla e piange, soprattutto se è ancora troppo piccolo per esprimersi. Per ridurre significativamente il dolore provato dal piccolo, in genere il pediatra prescrive un farmaco analgesico come l’ipubrofene o il paracetamolo.
L’otite è una malattia molto comune nei bambini, a causa della loro insufficienza tubarica: in pratica il canale che collega direttamente il naso alle orecchie è molto più corto e orizzontale rispetto a quello degli adulti. Questa sua condizione lo rende facilmente infiammabile a causa del muco. Esistono però anche delle condizioni che provocano frequenti ricadute come ad esempio una malocclusione dentale che dovrà essere verificata e corretta da un dentista.
La prassi per guarire il bambino dall’otite prevede che il pediatra aspetti perlomeno 48 ore prima di prescrivere al bambino la cura antibiotica per combattere il problema della resistenza a questo tipo di farmaci a meno che non ci siano alti fattori. Nei due giorni successivi alla diagnosi vengono prescritti farmaci antinfiammatori.
Come evitare l’otite nei bambini?
Per evitare che il bambino possa ammalarsi di otite è possibile effettuare la vaccinazione anti-pneumococcica che ha un’azione preventiva contro uno dei batteri più importanti responsabili dell’infezione dell’orecchio. Anche il classico vaccino antinfluenzale funziona, ma affinché sia davvero efficace, dovrebbe essere inoculato all’intero nucleo familiare.
Dopo il compimento dei tre anni al bambino possono essere somministrati i lisati batterici oppure i probiotici sia in sciroppo che in spray. I probiotici riescono a colonizzare le mucose del naso rendendo più difficile l’attecchimento dei batteri dannosi. Devono essere somministrati ai bambini per tutto il periodo autunnale e invernale, partendo da fine agosto, per riscontrarne gli effetti positivi.
In caso di raffreddore, è necessario provvedere a sciogliere il muco adoperando l’aerosol oppure il lavaggio nasale adoperando le soluzioni isotoniche. In caso di otiti ricorrenti, i fattori che la scatenano possono essere più di uno come ad esempio le allergie del bambino. In ogni caso, per ridurre al massimo la possibilità di incorrere nelle infezioni delle orecchie, è meglio sempre asciugare il padiglione auricolare ogni qual volta che i bambini fanno il bagno ed è sconsigliata la frequenza della piscina nel periodo più freddo dell’anno.
Lavinia Spatola
Lucia Pellizzeri