L’università di Washington ha, recentemente, lanciato una vera e propria rivoluzione tecnologica relativa alla diagnosi dell’otite.
Infiammazione acuta o cronica dell’orecchio, essa risulta essere particolarmente dolorosa. Nello specifico, si tratta di una patologia che interessa soprattutto i bambini in età prescolare che viene diagnosticata dal pediatra tramite l’utilizzo del microscopio o di un’otoscopio.
Ebbene, grazie ai recenti studi, sarà possibile rilevarla semplicemente utilizzando un’app.
L’otite: la difficile diagnosi dell’infezione dolorosa più comune tra i bambini.
Oltre ad essere molto dolorosa, l’otite, se trascurata, può diventare pericolosa. Si tratta di un problema che interessa particolarmente i bambino di età inferiore si 5 anni diagnosticabile in seguito ad opportuni accertamenti.
Nel momento in cui del liquido infetto si va ad accumulare in prossimità dell’orecchio medio, precisamente dietro il timpano, si manifesta il relativo fastidio, il quale può divenire fin troppo rischioso soprattutto quando il piccolo sta imparando a parlare.
In più, essendo caratterizzata, talvolta, dalla mancanza di febbre, la diagnosi della stessa si rivela difficile date l’impossibilità del bambino ad esprimersi e l’assenza di sintomi specifici.
Dagli studi condotti all’università di Washington, un’app utile a diagnosticare l’otite
In poche parole, la tecnologia sfrutterebbe l’utilizzo di un foglio di carta che, insieme all’altoparlante e al microfono del proprio smartphone, renderebbe possibile la rilevazione della presenza di liquidi dietro il timpano stesso.
La tecnologia frutta infatti il principio dell’acustica: il cellulare emette dall’altoparlante una specie di cinguettio che viene indirizzato all’orecchio attraverso un semplice imbuto di carta; successivamente registra attraverso il microfono il modo in cui le onde sonore vengono riflesse mentre “rimbalzano” sul timpano. In questo modo è possibile rilevare la presenza di liquido con una probabilità di successo dell’85%.