Uno dei disturbi che più di frequente compare nella prima infanzia, ma può capitare anche nell’adulto, è un’infestazione di ossiuri. Solitamente, al sentire il nome, molti genitori non capiscono subito di cosa si tratti, gli altri che invece sono a conoscenza di questo “problema” si preoccupano, per lo più eccessivamente. Vediamo quindi cosa sono e come si curano.
Cosa sono gli ossiuri
Gli ossiuri sono dei parassiti, Enterobius vermicularis, che si manifestano come dei vermini bianchi, visibili nelle feci a occhio nudo. Solitamente questo parassita predilige i bambini, ma non disdegna degli adulti all’occasione. Diciamo subito che non si tratta di un parassita pericoloso e che non causa gravi danni, ma che non va comunque sottovalutato. Fortunatamente la cura è generalmente semplice e per lo più con esiti positivi dai primi trattamenti e non lascia strascichi. Ma come ci si accorge che il bambino è infestato dagli ossiuri?
Uno dei primi sintomi e tra quelli più facilmente riconoscibili è un prurito localizzato nella zona perianale, laddove gli ossiuri depongono le uova durante le ore notturne, ecco perché maggiore è la sensazione di fastidio proprio la notte. Ma non solo. Il parassita può indurre disturbi intestinali, quindi il bambino può lamentare mal di pancia o avere episodi di diarrea o feci solide in cui facilmente si possono avvistare dei filamenti bianchi che altri non sono che gli ossiuri.
Il contagio avviene per lo più attraverso soggetti infetti e mediante ingestione del parassita che normalmente avviene col cibo. Questo è quindi il principale responsabile del contagio, ma anche toccare oggetti e mettersi le mani in bocca può causare il contagio. Sono portatori del parassita anche i cani. Per evitare il contagio è sempre buona norma lavare bene le mani e consumare cibi sicuri, Per quanto riguarda il cane, sarà sufficiente tenerlo in un buono stato di salute e curarne l’igiene.
Come si curano gli ossiuri con i farmaci
Per curare correttamente il disturbo, il pediatra prescrive un vermifugo da far assumere a tutti i componenti della famiglia, nella maggior parte dei casi è sufficiente un solo trattamento, se però non si fosse riusciti a debellare i parassiti si procederà con un secondo trattamento dopo circa 2 settimane. Si può inoltre utilizzare un trattamento locale come una pomata, per lenire la sensazione di prurito.
Tra i rimedi naturali più efficaci senza dubbio l’alimentazione gioca un ruolo chiave. Certi alimenti sono particolarmente idonei all’eliminazione del parassita, come la cipolla e l’aglio con la loro azione antibatterica, il problema sarà farli assumere ai bambini. Ottima anche la carota e le banane che facilitano il transito intestinale favorendo così l’espulsione dei parassiti. L’aceto di mele, da diluire nell’acqua, è un alimento che rende inospitale l’ambiente per i parassiti.
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