L’omofobia è una vera piaga sociale, e se si vuole che le nuove generazioni siano più tolleranti e aperte di quanto non lo si sia oggi, è importante trovare il modo giusto per cominciare a parlare ai bambini di questo argomenti.
Come? Con tatto, delicatezza, parole appropriate alla loro età e magari con l’aiuto di qualche libro specifico.
Omofobia: i bambini nascono senza pregiudizi
La buona notizia è che i bambini nascono senza pregiudizi, e questo vuol dire che se si comincia a parlare presto di temi importanti come appunto l’omofobia, si sarà più sicuri che crescendo sapranno amare e accettare gli altri nel modo più empatico possibile. Tutto sta a farlo nel modo migliore trovando il momento adeguato e le parole più adatte.
Tra le tante modalità c’è quella di affrontare il discorso proprio a scuola, in un ambiente protetto e con il sostegno degli insegnanti qualificati che i bambini conoscono e dei quali si fidano.
Lo spiegano molto bene associazioni come l’Arcigay o ancora le ‘Famiglie Arcobaleno’, che fanno anche notare come la proiezione di filmati sull’argomento avvenga nelle aule solo nel 2% dei casi, e soprattutto quando i bambini sono già grandi e frequentano le medie superiori, quando forse i pregiudizi hanno già avuto modo di instaurarsi.
Proprio la scuola rappresenta il setting migliore, anche perché qui possono essere introdotti dei testi redatti ad hoc, da scegliere in funzione dell’età del bambino. Ne vogliamo suggerire tre in particolare.
Tre libri per spiegare l’omofobia ai bambini
Il primo libro, utile per bambini più piccoli e strutturato con la scelta narrativa della favola, è il testo edito da Salani ‘Famiglie favolose‘. In questo libro, a firma Maddaloni e Radaelli, si parla di amore in generale, cosa che poi è proprio il concetto che i bambini sono in grado di elaborare al meglio.
Ad esempio c’è la storia di due fenicotteri che vogliono entrambi diventare papà, o ancora quella di Alberta e Susie, due femmine che crescono insieme i propri cuccioli.
Insomma, non è il sesso che conta, ma l’amore e il rispetto che si dimostra agli altri. Inoltre, questo libro prende spunto da eventi accaduti realmente in natura.
Per bambini più grandi c’è il libro autobiografico ‘One life‘, scritto da Megan Rapinoe e pubblicato da Garzanti, in cui una delle calciatrici più brave del mondo, della nazionale a stelle e strisce, racconta la sua difficile ma importante vita nel mondo dello sport e contro i pregiudizi per via del suo orientamento sessuale.
Infine, si segnala il libro ‘Anestesia‘, che è in realtà un fumetto che appartiene al filone della graphic novel. Scritto per la Feltrinelli Comics, si tratta del terzo capitolo della saga incentrata sulla vita di una ragazza transgender. Modi delicati ma allo stesso tempo incisivi per insegnare, e imparare.