Il dramma dei richiedenti asilo va in scena anche all’altro capo del mondo, in Oceania: secondo alcune organizzazioni umanitarie, 119 bambini migranti si trovano in stato di detenzione forzata sull’isola di Nauru e sono tenuti in pessime condizioni sanitarie.
Il dramma dei bambini di Nauru
Lo Stato insulare di Nauru, situato su una piccola isola nel Pacifico, non è nuovo a casi del genere e il recente allarme lanciato da alcune Ong internazionali ha riacceso i riflettori sull’Oceania, dove sta andando in scena, in parallelo all’Europea mediterranea, una vicenda che riguarda il tema dell’immigrazione.
Anche se il problema si trascina da anni, pare che sull’isola vi siano 119 bambini richiedenti asilo, tenuti forzatamente in stato di detenzione in condizioni igieniche e sanitarie ai limiti della decenza.
A Nauru infatti c’è un centro per migranti nel quale vengono violati, stando all’accusa di alcune associazioni umanitarie, i più elementari diritti, col benestare del Governo australiano che ha deciso di dirottare lì tutti i richiedenti asilo. In particolar modo, sta commuovendo in particolare la protesta di uno di loro, un ragazzino iraniano di 12 anni, che ha cominciato per protesta uno sciopero della fame.
La denuncia di World Vision Australia
A far tornare l’attenzione dei media sul caso, in attesa di una risposta ufficiale da parte delle autorità di Canberra, è stata la denuncia di World Vision Australia, una Ong che si batte per la riaffermazione dei diritti dei bambini indigenti e delle loro famiglie. “Molti di quei bambini sono stati separati in modo coatto dai loro genitori, non hanno nemmeno diritto a giocare e non possono avere accesso alle più semplici cure mediche” è l’accusa di Claire Rogers, amministratrice dell’organizzazione che, assieme ad altre Ong locali, punta il dito contro la politica sui migranti dell’Australia.
Intanto, mentre lo sciopero della fame del 12enne iraniano para vada avanti da più di due settimane, in Rete monta la protesta sull’onda dell’hashtag #KidsOffNauru affinché non solo i media dell’Oceania ma di tutto il mondo si interessino a una vicenda sulla quale, a suo tempo, le stesse Nazioni Unite avevano espresso profonda preoccupazione.
La struttura di Nauru è infatti in funzione dal lontano 2001 ed è stata creata dal Governo australiano per “arginare” il fenomeno dell’immigrazione nel continente, riducendo il numero di tutti coloro che fanno richiesta di asilo alle autorità di Canberra.