Pollini, fioriture, inquinamento dell’aria… Quanti sono i fattori che possono disturbare gli occhi dei nostri bambini? Di fronte a certi stimoli esterni o fattori atmosferici, i loro occhi delicati si arrossano, lacrimano, bruciano.
In molti casi si tratta di reazioni allergiche, che si manifestano con maggiore frequenza nel periodo primaverile, fino a scomparire in estate, e che si riescono a curare (o almeno ad alleviarne i sintomi) con specifici prodotti e colliri antistaminici.
Ma se gli arrossamenti, le lacrimazioni e i bruciori persistono durante l’estate, è bene fare attenzione, perchè potrebbe non trattarsi di una semplice allergia stagionale, ma una patologia infiammatoria cronica denominata Cheratocongiuntivite “Vernal” VKC, le cui cause sono ancora in larga parte sconosciute.
La Vernal VKC, nel 70-80% dei casi si manifesta tra i 3 e gli 8 anni, è più frequente fra i maschi e nella maggior parte dei casi si risolve verso l’età dello sviluppo. La sua prevalenza è maggiore nelle aree a clima caldo e temperato, incluso il bacino del Mediterraneo, e i sintomi in genere iniziano in primavera, peggiorano o persistono in estate e tendono a risolversi in autunno.
Sintomi della Cheratocongiuntivite “Vernal” VKC
– arrossamento degli occhi (in particolare di uno dei due)
– bruciore e prurito
– lacrimazione
– fotofobia, ovvero difficoltà di adattamento alla luce (specialmente all’esterno, ma anche al risveglio)
– secrezioni di muco filamentoso
– sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio
Che fare se il mio bambino ha sempre gli occhi rossi?
Per prima cosa, è bene far indossare al bambino occhiali da sole e cappellino, per proteggere dalla luce. Poi, occorre parlarne con il proprio pediatra e con uno specialista oculista e allergologo.
Come afferma Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano, e presidente WAidid: “L’inefficacia dei comuni trattamenti antiallergici, come gli antistaminici per via oculare, e una difficoltà di adattamento alla luce soprattutto all’esterno, ma anche al risveglio nei casi più gravi, sono sintomi importanti che devono far insospettire. La certezza della diagnosi può derivare solo da una stretta collaborazione tra allergologo e oculista”.