La pensione dei nonni è lo scudo che allontana la povertà: una famiglia su 5 riesce a sopravvivere grazie all’assegno INPS
La pensione dei nonni: un contributo fondamentale alla sussistenza della famiglia
Negli ultimi tempi la tematica del sostegno alle famiglie attraverso il reddito di cittadinanza è al centro di numerose polemiche. Gli ultimi dati ISTAT hanno però messo in evidenza che in Italia esiste già una forma particolare di assistenza, ed è quella fornita dalle pensione degli ex lavoratori ai loro cari.
Grazie agli assegni mensili ricevuti da quei soggetti che sono riusciti ad acquisire l’età pensionistica, si permette a un nucleo familiare di arrivare a fine mese senza dover andare in rosso.
Le cifre sono importanti. Sono 12 milioni le famiglie in cui è presente un pensionato. Nel 61,5 % di queste, la pensione compone il principale reddito ed è l’unico mezzo per mantenere lontana lo spettro dell’indigenza.
La funzione anti povertà dell’assegno INPS si rivela anche dal fatto che una famiglia ha una possibilità su tre di entrare nel livello di povertà senza di esso. Tale percentuale sale a una su sei nel caso invece della sua presenza.
La spesa pensionistica: alcune statistiche che fanno riflettere
I numeri forniti dall’Istat non fanno altro che sottolineare quello da tempo gli economisti continuano a ripetere: le pensioni sono la prima forma di assistenza in un momento particolare di instabilità economica. Nel nostro paese pensioni, assistenza e sanità compongono il 54% della spesa pubblica, con un’incidenza sul PIL pari al 30%. Il sistema pensionistico italiano viene finanziato ogni anno dal complesso dei contributi sociali, dall’insieme delle imposte dirette e indirette e l’aggiunta di almeno 7 miliardi di euro.
Una realtà preponderante sulle casse dello stato ma che appare necessaria a permettere la sussistenza delle famiglie con un reddito debole.
I numeri ISTAT inoltre hanno sottolineato un dato preoccupante. Le pensioni che riguardano le donne continuano ad essere inferiori rispetto a quelle degli uomini per un valore pari quasi a seimila euro. È quanto ha ribadito Mara Carfagna, la quale ha sottolineato la necessità di dover introdurre leggi che possano riequilibrare tale situazione.