Negli ultimi anni il ruolo del nonno è diventato sempre più importante, un po’ perché la figura dei nonni ha assunto sfumature più giocose rispetto alla serietà del passato, ma soprattutto per il cambiamento del tessuto sociale.
Campita sempre più spesso che entrambi genitori lavorino per mantenere al famiglia e in molte occasioni quando almeno uno dei nonni è in pensione si occupa dei piccoli al posto dell’asilo nido, oppure dopo la scuola materna.
La vicinanza tra nonni e nipoti sta diventando dunque sempre più frequentee la figura del nonno si è fatta sempre più positiva. Egli è una sorta di amico, colui che gioca, ascolta, che si prende cura del bambino, che si concede di viziare un po’ il proprio nipotino perché è difficile dirgli di no.
È purtroppo anche vero che non tutti i bambini hanno la fortuna di avere dei nonni, per vari motivi. Ecco dunque che Auser Lombardia ha promosso una bellissima iniziativa chiamata “Nonne e nonni di comunità”, che permetterà ai bambini privi di nonni biologici di avere una simile figura che li accudisca e li faccia giocare.
Si tratta di un piccolo gesto, ma estremamente importante per poter intervenire laddove una serie di situazioni sfavorevoli e spesso gravi hanno privato i bambini del diritto di avere dei nonni biologici, soprattutto considerando quanto nella società odierna essi siano importanti.
Il progetto “nonne e nonni di comunità”
Il progetto si svolge il modo molto semplice e riguarda varie regioni e diversi contesti. Circa 500 anziani over 65 si occuperanno di mille bambini tra i 0 e i 6 anni appartenenti a famiglie meno fortunate o in difficoltà, presso dei territori colpiti da alcune problematiche come terremoti o gravi stati di povertà.
Ad esempio questi “nonni adottati” aiuteranno i bambini dei cascinali della periferia di Milano, i figli di famiglie mono-genitoriali nella regione Toscana, e bambini sconvolti dal terribile evento del terremoto in Umbria.
Ovunque sia necessario, questi eroi dei tempi moderni doneranno un sorriso ai bambini senza nonni. La presenza di questi nonni di comunità si svolgerà non solo individualmente, affiancando le famiglie e aiutando i bambini durante il corso della giornata, ma si appoggerà anche ad attività scolastiche e ricreative in Basilicata, Umbria, Toscana e Lombardia. Gli individui coinvolti nel progetto sono adeguatamente formati per poter lavorare assieme ai bambini e alle loro famiglie, per poter affiancare gli insegnanti e portare avanti interventi educativi.
L’importanza emotiva ed educativa del progetto
Questo importantissimo gesto di solidarietà mira non solo a colmare una mancanza affettiva e a rimediare all’assenza di nonni biologici, ma anche a promuovere iniziative educative, per evitare che i giovani membri di famiglie in stato di difficoltà non siano privati di una formazione adeguata e di un appoggio anche al di fuori dell’ambiente scolastico.
Allo stesso tempo, permetterà anche a questi nonni adottivi di sentirsi utili e coinvolti in qualcosa di importante, in un circolo virtuoso che non può che portare a grandi risultati.