Noi non siamo più abituati a questi numeri e alle famiglie così tanto numerose, anche perché con il benessere e il calo della mortalità infantile la struttura delle nostre famiglie è cambiata fortemente, oltre ad essere diventato un costo insostenibile. Ci sono però paesi in cui queste cose succedono ancora.
Questa mamma nigeriana di soli 34 anni, Hauwa’u Sulaiman, ha già avuto 13 figli: adesso, dopo aver affrontato l’ottava gravidanza, ne ha partoriti altri 4. Lei e il marito non esitano a definirsi benedetti per i loro 17 bambini.
La Super Mamma della Nigeria
Proveniente dallo Stato nigeriano del Kaduna, Hauwa’u Sulaiman ha 34 anni, ed è una casalinga come le altre, se non fosse che ha già partorito ben 17 pargoli, di cui 4 appena nati al Sawaba General Hospital di Zaria a pochi chilometri da dove abita con il marito.
Vista l’eccezionalità del parto, perché 4 gemelli sono sempre un’impresa, anche per uno stato che è abituato a parti molto numerosi, è stata trasferita presso lo Ahmadu Bello University Teaching Hospital dove riceverà tutte le cure necessarie.
Purtroppo come capita a volte nei parti plurigemellari uno dei piccoli non ce l’ha fatta, il maschietto, mentre gli altri 3 sono in buone condizioni di salute e non destano particolari preoccupazioni.
Il papà ha subito espresso la sua gioia e la gratitudine ad Allah per il dono con cui ha benedetto lui e la moglie. Di lavoro fa l’autista e a 34 anni è già papà di tre coppie di gemelli, un terzetto e tre parti singoli, prima di questa ottava gravidanza con 4 bambini.
Le difficoltà di partorire in Nigeria
In Nigeria molte zone rurali sono povere ed estremamente arretrate e portare avanti una gravidanza è molto difficile. Ci possono essere tantissime complicazioni legate alle scarse condizioni igieniche.
A queste si sommano le difficoltà per le strutture ospedaliere, quando ce ne sono, di affrontare condizioni al limite come parti gemellari che spesso richiedono un reparto neonatale avanzato.
I numeri sono impressionanti perché su 1000 bambini 260 non raggiungono adolescenza e anche le partorienti sono a rischio perché su 100.000 purtroppo 1549 muoiono per complicanze legate al loro stato di gravidanza e al parto.