13 marzo 2023 –
Lo scorso 1° febbraio, il ritrovamento di un neonato abbandonato davanti a un domicilio in via degli Apuli a Milano ha toccato profondamente l’opinione pubblica. Un cittadino egiziano di 53 anni ha scoperto il bambino sul proprio zerbino. Le ricerche delle autorità hanno portato all’identificazione della madre, una giovane di soli 17 anni.
Una storia drammatica
Gli inquirenti hanno delineato la serie di eventi che ha portato all’abbandono del neonato. La madre minorenne, residente in Italia da poco con la sua famiglia, si è trovata incinta l’estate scorsa e ha nascosto la gravidanza temendo la reazione dei propri cari, fino al parto in circostanze estremamente difficili, assistita da un’amica ventenne in un bagno di supermercato.
Dopo la nascita, le giovani hanno inizialmente cercato di distaccarsi dal neonato, che era stato temporaneamente accolto da una donna disposta all’adozione. Successivamente, però, hanno deciso di riprendere il bambino e di lasciarlo presso l’abitazione dell’egiziano che lo ha poi trovato e assistito.
Questa decisione mirava a garantire un futuro migliore per il neonato, nonostante le difficili circostanze che hanno portato all’abbandono.
Entrambe le donne sono state segnalate alle autorità giudiziarie. Durante gli interrogatori hanno riconosciuto le loro azioni. La madre 17enne ha manifestato rimorso, mentre l’amica maggiorenne, segnalata specificatamente per abbandono di minore, ha sostenuto di aver agito con l’intento di aiutare l’amica.
Il futuro del neonato e il supporto alla madre
Dopo il ritrovamento, il bambino è stato portato in ospedale per i controlli necessari, risultando in buona salute. È stato successivamente affidato a una famiglia preadottiva che gli fornisce cure e affetto. Le condizioni del neonato sono monitorate dalle autorità per assicurarne il benessere.
Contemporaneamente, la giovane madre partecipa a un programma di assistenza sociale per ricevere supporto psicologico e materiale in questo momento critico. Gli assistenti sociali valutano la situazione familiare e il percorso più adeguato di sostegno e reintegrazione per lei e per il bambino.
Questa vicenda ha sollevato un dibattito sull’importanza di supportare le madri minorenni in difficoltà e prevenire l’abbandono di minori. Invece di giudicare, si sottolinea l’importanza di comprendere le cause alla base di gesti così estremi.
In Italia, esistono opzioni come il parto anonimo o la “culla per la vita”, un meccanismo anonimo e sicuro per lasciare un bambino, che assicura le cure necessarie e avvia il processo di adozione, offrendo una soluzione alternativa all’abbandono.