Una incubatrice gonfiabile e low-cost da utilizzare nei Paesi del Terzo Mondo o in situazioni disagiate come i teatri di sanguinosi conflitti: MOM, ideata tempo fa da un giovane ricercatore britannico, potrebbe presto diventare uno standard e ridurre gli ancora elevati tassi di mortalità infantile.
MOM, l’incubatrice gonfiabile
Il suo nome commerciale, in inglese, richiama immediatamente quello della mamma e già nei prossimi anni potrebbe rappresentare una svolta dal punto di vista medico per coloro che operano in luoghi martoriati dalla guerra, campi profughi e Paesi carenti dal punto di vista sanitario: l’incubatrice gonfiabile MOM, dotata di un controllo elettronico, è l’invenzione che tempo fa ha reso noto un 23enne ricercatore britannico che ha ammesso di avere avuto l’idea vedendo un reportage della BBC sui bimbi rifugiati in Siria.
Infatti ancora oggi i tassi di mortalità infantile nel Terzo Mondo restano elevati proprio a causa della mancanza di incubatrici ospedaliere, tanto che i quasi 28mila decessi registrati ogni anno tra i neonati ha spinto alcune organizzazioni umanitarie a parlare di una vera e propria “lost generation” (generazione perduta).
Le caratteristiche del modello
La novità di MOM rispetto alle incubatrici utilizzate in passato nei campi profughi è che il modello gonfiabile brevettato nel Regno Unito può adattarsi alle più disparate situazioni garantendo però lo stesso livello di prestazioni (illuminazione, grado di umidificazione, isolamento termico e stabilità della temperatura interna).
Non solo: come detto MOM si caratterizza per essere una versione low-cost del dispositivo medico usato negli ospedali (250 sterline il prezzo anziché 30mila) e si può trasportare da un luogo all’altro in modo semplice ripiegandola su se stessa e poi riponendola in una comoda valigetta. Infine un aspetto non secondario, specialmente in contesti dove le condizioni in cui operano i medici sono spesso proibitive, è che MOM non funziona solo a elettricità ma ha una batteria interna ricaricabile che garantisce una autonomia fino a ventiquattro ore.