Ci guardiamo a lungo, poi come spesso ti capita di fare mi accarezzi il pancione e aspetti che il nostro bimbo scalci, riconoscendo il tuo tocco gentile. “Non saremo più soli” ti ho detto e tu mi hai confessato di averci già pensato: fra più o meno quattro settimane un minuscolo esserino ricolmo d’amore si tufferà nella nostra vita e ci ricorderà per il resto dei nostri giorni cosa siamo stati, come siamo cambiati e quanto siamo cresciuti insieme.
Sono passati 11 anni dal nostro primo casuale incontro: le canzoni di Vasco e i cocktail estivi ghiacciati nutrivano il cuore di gioia e leggerezza, mentre già in un angolino remoto della nostra mente qualcosa stava per cambiare, irrimediabilmente. L’amore è così: vento freddo sul viso, onda che ti bagna, granelli di sabbia nelle scarpe e un senso infinito di smarrimento, paura e gratitudine. Eppure all’epoca nessuno di noi due avrebbe mai creduto possibile che le nostre vite si sarebbero incollate per sempre. Ma qualsiasi grande amore, in fondo, inizia così: due estranei che si incontrano, che hanno fatto a meno l’uno dell’altra per una vita e che poi non riescono più ad allontanarsi, a perdersi.
Siamo stati a lungo giovani, a lungo figli, a lungo degli impenitenti narcisi: presi da noi stessi e da null’altro. Io per te e tu per me ci saremmo bastati per tutta la vita, saremmo stati sufficienti l’uno all’altra (almeno così credevamo). Poi all’improvviso si cresce, si invecchia, ci si trasforma: e l’amore intenso di due persone necessita di farsi carne, di sublimarsi nel cuore di un figlio, sintesi perfetta e miracolosa di due cuori che si sono scelti. Per sempre. E così, amore mio, fra una manciata di giorni non saremo più soli. Anche quando lui crescerà e andrà via, noi non saremo mai soli, il nostro pensiero sarà incollato a lui costantemente, fino all’ultimo respiro. E oltre.
Non avere paura
Siamo inesperti, frastornati, smarriti. Proprio come quando ci incontrammo io e te per la prima volta: le strade che non si sono mai percorse incutono terrore, fino a togliere il fiato. Ma proprio come quella volta, senza bisogno di essere consigliati o indirizzati da terze persone, sapremo cosa fare, come comportarci, che direzione prendere. Seppure in certi momenti sembra impossibile. Non avere paura, mi hai detto. E credimi, non ne avrò. O meglio ne avrò, ma saprò gestirla, saprò incanalarla nel migliore dei modi fino a trasformarla in forza e coraggio. Se tu mi resti accanto, io ce la farò.
Ma ora lo dico a te: Non avere paura. Lui arriverà e sarà puro amore. Non restringerà i nostri orizzonti, ma li amplierà, rendendoci ancora più uniti e complici. Ci costringerà, talora, a parlarci sottovoce, a ballare in punta di piedi e a incontrarci “di nascosto” in un’altra stanza. Ma sarà come tornare indietro nel tempo, come quando il cd di Vasco restava per giorni nell’autoradio e i cocktail estivi ghiacciati rendevano il mondo più armonioso e il cuore leggero e soffice come una piuma.