Silvia, che oggi ha appena 9 mesi, è nata prematura e per ristabilirsi necessita di cure e di terapie ad hoc; tuttavia lo Stato non garantisce ai suoi genitori nessun tipo di sostegno economico. In particolare l’Asl di zona ha dichiarato di non avere fondi a disposizione da destinare alle spese per la riabilitazione dei prematuri. Eppure è emerso che la medesima azienda sanitaria, malgrado i conti in rosso, abbia aperto i rubinetti per finanziarie cooperative orbitanti nella propria sfera di interessi.
63 bambini prematuri privi di assistenza medica
Alla piccola Silvia, che è nata presso il Santobono di Napoli, non è stata garantita, in altri termini, alcuna assistenza sanitaria e, nella sua stessa situazione, si trovano almeno altri 62 bambini. Possibile che in Italia le strutture sanitarie pubbliche neghino l’erogazione di fondi ai genitori che non possono permettersi di pagare le cure per i loro piccoli? A quanto pare è proprio così: tra le priorità del Belpaese non rientra in alcun modo la tutela della salute dei minori che si trovano in difficoltà economiche.
Vergogna… Addebitateli a Renzi le cure di qsta bambina!!
Basta non se ne può più siamo solo numeri e ticket da pagare è scandaloso quello che si sente abbiate più cuore per quelli che soffrono
Vergoniatevi, sistema sanitario di m….!
non ci credo.
Schifo schifo e schifo
In italiae
Che schifo..!!!…poi vogliono mettere la tessera sanitaria X gli immigrati….
Non ho parole. …
Non può essere vero…. è vergognoso!!!!!!!!
Ma non ci vergognate a prendercela con delle creature così stupendamente indifese