Un giovane mamma di 35 anni purtroppo è morta presso l’ospedale di Sassari a causa di complicazioni derivanti dall’influenza, dopo aver dato alla luce due gemelline.
Il taglio cesareo per mettere in salvo le gemelline
La tragica vicenda medica di Carla Pisanu, di 35 anni e originaria di Bari Sardo in provincia di Nuoro, inizia il 1° gennaio, quando viene ricoverata con un quadro clinico già compromesso, presso l’ospedale di Sassari. Il ricovero ospedaliero è dovuto al virus influenzale A /H1N1. Si tratta di una forma influenzale piuttosto grave in quanto contiene geni di virus aviari, suini e umani. La stessa patologia era inoltre aggravata da una polmonite acuta aggravata dal virus Klebsiella, purtroppo molto frequente in ambito ospedaliero. Insomma un quadro clinico piuttosto preoccupante che ha portato i medici dell’ospedale ad eseguire un cesareo d’urgenza per mettere in salvo le gemelle e tentare il salvataggio anche della giovane madre.
Le gemelle sono infatti nate il 12 gennaio 2018 al 7° mese di gravidanza e attualmente sono ricoverate presso il reparto di terapia intensiva neonatale, anche se le condizioni di salute sono piuttosto buone e il ricovero è dovuto prevalentemente alla nascita prematura.
I responsabili della struttura ospedaliera hanno fatto sapere che la paziente, fin dal ricovero è stata seguita da un’equipe formata da infettivologi, ostetriche, neonatologi, anestesista e rianimatori, in modo che potesse avere un’assistenza medica a 360°. In seguito al parto i medici hanno proseguito l’iter con la richiesta al Comitato Etico per ricevere un farmaco antibiotico attualmente utilizzato solo all’estero e che appariva come l’ultima speranza per salvare la vita della giovane madre.
Anche questo estremo tentativo è stato però del tutto inutile perché la donna era troppo debole per reagire alle cure e si è spenta il 4 febbraio 2018. Purtroppo quest’anno il virus influenzale è stato più aggressivo del solito, infatti i casi gravi sono stati ben 472, tutti trattati in terapia intensiva e di questi ben 8 hanno riguardato donne incinte.
Povera signora
R.I.P