Secondo un rapporto pubblicato da Unicef, OMS, CDC e Gavi ancora oggi migliaia di bambini perdono la vita a causa del morbillo, una malattia esantematica causata da un virus che provoca rash cutaneo e sintomi simil-influenzali, tra cui febbre, tosse e naso che cola.
Il morbillo, nel mondo, è ancora una malattia pericolosa
Trattandosi di una malattia altamente contagiosa che si trasmette attraverso l’aria, il vaccino gioca un ruolo fondamentale, in quanto il 90% delle persone non vaccinate che vive nella stessa casa di una persona infetta viene inevitabilmente contagiato. Fortunatamente, grazie alle campagne di vaccinazione che negli ultimi 15 anni hanno salvato più di 20 milioni di bambini in tutto il mondo, oggi il morbillo in Italia è piuttosto raro, ma questo non deve farvi tirare un sospiro di sollievo. Infatti, l’unico mezzo in vostro possesso per proteggere i vostri bambini dal morbillo e soprattutto dalle sue complicazioni, sicuramente rare ma assai pericolose, è provvedere alla loro vaccinazione in base alla pianificazione prescritta dal pediatra. Ma scopriamo qualcosa in più sul vaccino.
Prevenzione e vaccino contro il morbillo
Il morbillo dovrebbe cominciare a essere fonte di preoccupazione dopo i 6 mesi di vita dei bambini, in quanto fino a quel momento i neonati sono generalmente protetti dalla malattia per via dell’immunità che viene loro trasmessa dalle madri.
Il vaccino per il morbillo, che fa parte della vaccinazione morbillo-parotite-rosolia (MMR) o della vaccinazione morbillo-parotite-rosolia-varicella (MMRV), viene somministrato con due dosi, la prima tra i 12 e i 15 mesi di età e la seconda tra i 4 e i 6 anni, e ha un’efficacia che si avvicina al 99%. In caso di un focolaio di morbillo capita che il vaccino venga somministrato anche ai bambini tra i 6 e i 12 mesi di età, senza per questo rinunciare alla normale immunizzazione MMR a partire dai mesi sopraindicati.
Vaccino contro il morbillo: effetti indesiderati e controindicazioni
Il vaccino contro il morbillo può avere effetti indesiderati, per fortuna non sempre gravi. Una percentuale non superiore al 15% dei bambini vaccinati può manifestare la febbre tra i 6 e i 12 giorni dalla somministrazione del vaccino, mentre il 5% può presentare eruzioni cutanee simili al morbillo che spariscono da sole.
Infine, come per tutti i programmi di immunizzazione, esistono le eccezioni e pertanto il vaccino per il morbillo non può essere somministrato a tutti i bambini. In particolare sono esclusi i bambini con la tubercolosi, la leucemia o altri tumori e tutti quelli che hanno il sistema immunitario compromesso.
In ogni caso ricordate di rivolgervi al pediatra per togliervi ogni dubbio e crescere senza troppe paranoie i vostri piccoli.