Michael Bublè, il figlio Noah inizia la chemioterapia

Pochi giorni fa il cantante Michael Bublè aveva spiazzato i suoi milioni di fan con un post drammatico, pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui annunciava la malattia del figlio Noah, 3 anni. Non si tratta di leucemia, come riferito da alcuni media, ma di cancro al fegato, uno dei tumori più aggressivi e spesso letali, se non riconosciuto in tempo.

Michael Bublè: il figlio Noah inizia la chemioterapia per un cancro al fegato

Dopo una prima diagnosi fatta a Buenos Aires, il cantante e sua moglie, l’attrice Luisana Lopilato, hanno deciso di recarsi negli Stati Uniti per sottoporre Noah a nuovi controlli, ma purtroppo i medici di Los Angeles hanno confermato le conclusioni dei colleghi brasiliani. Daniela, la sorella maggiore di Luisana, ha dichiarato alla rivista argentina Gente: “Se Dio ci ha fatto scoprire il cancro in questo modo è perché vuole salvare Noah“. Il piccolo, infatti, è stato immediatamente sottoposto a un ciclo di chemioterapia della durata di almeno quattro mesi e, stando a quanto riferito dai dottori, ha ottime probabilità di riuscire a sconfiggere questo tremendo e assurdo male.

 

335 commenti

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  1. Quanto fa male vedere queste cose… ti auguro che tutto vada per il meglio e che Dio stenda la sua mano si di te… e voi genitori non mollate ma abbiate sempre il sorriso e la voglia di andare avanti.. un forte abbraccio e un grande bacio al piccolo

  2. Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male amen

  3. Concordo con il fatto che Dio non ha colpa su questo perché ha dato l’intelligenza all’uomo a differenza degli animali (non dico che sono privi di intelligenza) per capire cosa è buono e cosa no,quindi il disasrtro ambienrale così come la ricerca medica è frutto dell’uomo…spero solo che questo piccolo ometto sia forte abbastanza da superare questo brutto male…spero per tutti i bimbi del mondo…ricchi o poveri…le associazioni possono avere benefattori senza per forza aspettare la morte di un angioletto!