La rottura delle acque, detta anche in gergo tecnico “rottura del sacco amniotico” o “rottura delle membrane amniocoriali”, è quel fenomeno secondo il quale il sacchetto che circonda il feto nell’utero della mamma durante la gravidanza si rompe e fa uscire il liquido amniotico in esso contenuto.
Il liquido amniotico
Il liquido amniotico è molto importante per il bambino, lo protegge dalla pressione e dalla compressione, regola la temperatura all’interno del sacco amniotico e fa da scudo a germi e batteri; esso è composto per lo più da acqua, lanugine, cellule fetali e vernice caseosa.
Rottura del sacco amniotico
Il sacco amniotico può rompersi prima della fine della gravidanza, a ridosso dell’inizio del travaglio di parto o a travaglio già avviato; quando il sacco amniotico si rompe, la donna non sente alcun dolore perché le membrane sono prive di terminazioni nervose. Se la rottura è bassa e franca la donna si sentirà bagnata fino alle caviglie, come se si fosse fatta la “pipì” addosso.
Delle volte però possiamo trovarci di fronte a rotture alte, dove un piccolo scolo di liquido amniotico può essere confuso anche per perdite di urina o perdite vaginali. Quello che ci viene in aiuto è sapere che il liquido amniotico è incolore e inodore a differenza dalle altre perdite, e in questa distinzione può essere utile applicare un panno di cotone sullo slip, se dopo 30 minuti è bagnato è molto probabile si tratti di liquido amniotico.
Come già detto il liquido è incolore, pertanto alla rottura del sacco se invece si vede un liquido rossastro o verdastro è bene correre in ospedale perché si potrebbe andare incontro a una sofferenza fetale, pertanto mamma e bambino devono essere controllati al più presto.
Alla rottura delle membrane è comunque sempre raccomandato il ricovero in ospedale, questo perché ora senza il sacchettino e il liquido che fanno da protezione al feto, c’è un più libero acceso alla cavità amniotica a batteri patogeni che dopo diverse ore potrebbero causare infezioni, infatti dopo alcune ore dalla rottura del sacco (in assenza di fattori di rischio come un parto prematuro o il tampone vagino-rettale positivo allo steptococco) potrebbe essere necessaria la profilassi antibiotica.
Niente panico!
In conclusione quando vedete scendere del liquido non allarmatevi, prendete la valigia e recatevi con tranquillità in ospedale, sempre in assenza di fattori di rischio sopracitati, fate un bel respiro e pensate al bellissimo momento che state per vivere, quello di diventare mamme!