L’intelligenza è innata e nasce insieme al neonato oppure può essere stimolata? Sono diversi gli studiosi che hanno approfondito questo argomento, uno fra tutti Reuven Feuerstein, il psicopedagogista israeliano noto per aver dato diversi consigli su come allenare l’intelligenza dei bambini.
Chi era Reuven Feuerstein
Reuven Feuerstein è stato uno degli studiosi più importanti in materia, che con il suo metodo ha portato nelle scuole e nelle famiglie un grande insegnamento: l’educazione all’intelligenza dei bambini. Nei suoi primi approcci sul settore, dopo essere scappato nella seconda guerra mondiale da un campo di concentramento e aver lavorato con bambini con la sua stessa esperienza di vita, lo psicopedagogista si era reso conto dei cambiamenti positivi dei suoi pazienti, una scoperta utile a confermare che si può lavorare per la modificabilità cognitiva dell’essere umano.
Una delle tappe più importanti del suo lavoro è del 1992, anno in cui ha istituito a Gerusalemme l’ICELP – International Center for Enhancement of Learning Potential (Centro per lo Sviluppo del Potenziale di Apprendimento), che oggi si chiama Feuerstein Institute.
Il metodo Feuerstein: in cosa consiste
Oltre quello educativo per l’infanzia, il suo metodo è stato utilizzato in diversi settori. L’approccio Feuerstein si fonda su cinque principi fondamentali:
- Tutti gli esseri umani sono modificabili
- Questo particolare bambino è modificabile
- Io posso modificarlo
- Io stesso sono modificabile
- L’ambiente è modificabile
Che cosa significa in concreto? Il metodo Feuerstein parte da una base: ognuno di noi può cambiare il suo cervello, anche se ci sono dei problemi. Per questo un bambino deve essere aiutato a diventare più intelligente. Allo stesso tempo, anche l’adulto in quanto genitore o insegnante ha il dovere di educare il bambino a migliorare la sua routine, a sostenerlo nella crescita e a stimolarlo in modi diversi tanto da portarlo a piccoli successi. Per aiutare il bambino serve che anche il genitore cambi insieme a lui. È un percorso a due di crescita costante, in cui entrambi imparano a vivere meglio. Questo comportamento crea un circolo vizioso e porta anche l’ambiente a essere cambiato in base al tipo di bambino. Sarà un percorso in salita, per nulla scontato, ma aiuterà bambini e società a trovare nuove consapevolezze e abilità cognitive.
Come allenare l’intelligenza emotiva nei bambini
Ora che conosciamo meglio i concetti di questo metodo, dobbiamo capire come applicare il metodo Feuerstein con i nostri figli. Ecco qualche consiglio pratico:
- Aiuta tuo figlio ad analizzare e osservare l’ambiente in cui vive con spirito critico. Argomenta insieme a lui, non fargli vivere una vita scontata senza perché.
- Rispondi sempre alle sue domande in maniera chiara e approfondendo l’argomento di cui ti chiede spiegazioni.
- Insegnagli il potere delle emozioni, la magia che sta dietro a ogni sensazione. Aiutati con gli aggettivi: descrivono al meglio le nostre sensazioni.
- Lavora sul concetto di autostima. Il bambino deve credere in se stesso e nelle sue capacità.
- Abitualo a non accontentarsi di una scelta o di una soluzione: fagli fare programmi anche se piccolo, fallo organizzare in maniera autonoma, consentigli di avere delle diverse scelte su cui valutare il da farsi.
Non c’è una regola fissa per tutti, ma mettersi in gioco e sentirsi dei genitori con il compito di educare il proprio bambino a sviluppare tutte le sue potenzialità, è un buon punto di partenza per allenare l’intelligenza dei bambini. A prescindere dal loro carattere o dai loro problemi, tutto è possibile.