“Sto facendo la cosa giusta? E se non fosse abbastanza?”. Queste e molte altre domande affollano la mente di una neomamma che per la prima volta stringe in braccio il suo bambino. E più cresce e più si moltiplicano.
Per fortuna esistono appuntamenti che aiutano a fugare molti dubbi e offrono spunti di riflessione, come l’incontro Mamme contro la Meningite, che si è svolto a Roma il 20 ottobre scorso.
Mentre i bambini sono stati ospitati dall’angolo kids della Residenza di Ripetta, nella sala accanto i genitori hanno ascoltato la testimonianza dell’avvocatessa Amelia Vitiello, Presidente del Comitato nazionale contro la meningite, e i chiarimenti del dottor Piercarlo Salari, specialista in pediatria e responsabile del gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità SIPPS.
Un’infezione improvvisa che può essere fatale nel giro di 24 ore
Esistono diversi falsi miti sulla meningite. Ma per combatterla bisogna prima capire di cosa si tratta e come prevenirla, ossia ricorrendo alla prevenzione con il vaccino, che è un dovere sociale.
Niente panico, però: il dottor Salari conferma che “non c’è alcun allarme sociale anche se bisogna riflettere sull’impatto di questa malattia, ossia un’infezione improvvisa che può essere fatale nel giro di 24 ore. Il virus colpisce le membrane che ricoprono cervello e midollo spinale (come le pellicole dei cellulari, per capirci) e, anche se ne esistono di tredici tipi, sono cinque quelli che causano gravi danni”.Anche se non è stato ancora creato un unico vaccino contro la meningite, ce ne sono disponibili vari e, spiega l’esperto, “sono sicuri e non possono assolutamente causare la malattia. È vero, il rischio zero non esiste ma quando nasce un bambino va protetto e gli eventi gravi in reazione al vaccino sono pochi, si tratta di un lieve malessere, come febbre o arrossamenti”.
Meningite e vaccinazioni: la situazione attuale
La vaccinazione contro il meningococco B è gratuita durante il 1° anno di vita per i nati nel 2017. Sono previste tre dosi, al 3°, 4° e 6° mese e un richiamo al 13° mese. Nel Lazio, l’offerta gratuita rimane fino ai 4 anni. La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita per i bambini che hanno compiuto 1 anno. Sono previste 2 dosi, al 13° e al 15°mese.
Ogni regione presso i centri vaccinali offre un piano che si può consultare online o di cui discutere con il proprio pediatra, ma va ricordato appunto che la meningite batterica non è solo quella da meningococco.
Falsi miti sulla meningite: i più diffusi
Uno dei miti più comuni da sfatare? “Il vaccino non protegge tutta la vita”, conclude il dottor Salari, quindi è bene informarsi sui richiami, non solo per i bambini ma anche per gli adulti, soprattutto se sono a contatto con i più piccoli.
Inoltre la febbre alta non fa venire la meningite né vuol dire avere la meningite.
Ma ci sono altri pregiudizi sull’argomento che si rivelano altrettanto falsi, ad esempio che gli animali o gli alimenti possano causare la malattia.
In realtà solo gli esseri umani sono portatori sani, ma non è “un’infezione di importazione”, vale a dire che gli immigrati non hanno nessuna responsabilità sulla diffusione.
Il dramma di Alessia e la battaglia di una mamma
La mattinata è stata illuminante anche perché, invece di sentir parlare di numeri e statistiche, i “casi” clinici hanno trovato un nome.Per Amelia Vitiello è Alessia, la sua bimba di diciotto mesi, che se n’è andata nel giro di dieci ore a causa della meningite. La sua toccante testimonianza ha aiutato a capire quanto può essere fulminante il decorso della malattia e quanto sia importante il progetto di sensibilizzazione sull’argomento portato avanti dalla campagna “Mamme contro la Meningite”.
“Dalla sera alla mattina – ha raccontato – non c’era più e io non avevo in mano lo strumento per salvargli la vita. Ho capito che l’unico in grado di proteggere i nostri bimbi è la prevenzione.
A volte non si fanno i vaccini ai figli solo per evitare che abbiano la febbre per mezza giornata, ma non possiamo correre il rischio, come con il gratta e vinci, né dare retta ai falsi miti.
Sarebbe come andare in giro tutto il tempo senza casco. Non rivolgiamoci al dottor Google, ma chiediamo il parere del pediatra e insistiamo a documentarci e a sciogliere ogni dubbio”.
Post in collaborazione con Educom