Il diritto al lavoro è insindacabile tanto quanto quello alla maternità. Per questo motivo il TAR della Regione Liguria ha condannato il Ministero del Lavoro a risarcire un’educatrice scolastica di Genova che si era vista negare il “permesso” all’astensione dal lavoro fino a sette mesi dopo il parto.
Indennità di maternità negato: il TAR sanziona la scuola
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha così obbligato il Ministero non solo al pagamento delle spese giudiziarie, per un ammontare di 3000 euro, ma anche ad annullare il provvedimento attraverso il quale veniva rifiutata la richiesta della maestra di restare a casa con la sua bambina appena nata, come le sarebbe spettato. Data la sua mansione nella scuola materna, inoltre, la donna aveva espressamente inserito fra le sue più che legittime motivazioni anche quella di “rischio infettivo di trasmissione al neonato derivante da stretto contatto con i bambini“. A causa della decisione arbitraria da parte del Ministero, la giovane mamma ha potuto godere solo di un congedo facoltativo e di un permesso retribuito, trovandosi a percepire una somma pari al 30% del suo stipendio anziché dell’80% come previsto dall’indennità di maternità. Somma che ora, invece, potrebbe recuperare.
Pasquale Silvestre il caso come il mio