Tubi e tubicini, monitor e bip-bip-bip continui sono le cose con cui i nati pretermine hanno a che fare per i loro primi giorni (o prime settimane) di vita: il calore della madre è lontano, così come le coccole sul pancione e le voci familiari; le visite sono centellinate a pochi minuti al giorno… Così appare il reparto di neonatologia, dove i bambini prematuri vengono accuditi per diversi giorni, settimane e mesi da medici e infermieri specializzati.
Accanto a queste terapie tradizionali, da diversi anni a questa parte le cure per i bambini prematuri passano anche dalla marsupioterapia (KMC), basata sullo stretto contatto pelle-pelle fra mamma e neonato, con notevoli vantaggi. Come possiamo facilmente immaginare, si tratta di un metodo non invasivo che prevede un contatto prolungato (giorno e notte) fra la mamma e il bambino, favorendo anche un corretto avviamento dell’allattamento al seno: l’idea è permettere al neonato stabilizzato (cioè che sia uscito dalla fase “critica” iniziale) di godere dei benefici che le attenzioni e le cure materne garantiscono.
Dall’analisi dei dati statistici, emerge che la marsupioterapia sia una pratica che riduce i tassi di mortalità e anche di morbilità, favorisce l’allattamento al seno in neonati che – per numerosi fattori – sono in genere allattati artificialmente, e che promuove la cura e l’accudimento del neonato da parte della madre, al posto di altre figure estranee quali gli infermieri, come solitamente avviene nei reparti di neonatologia.
Con la marsupioterapia, i tempi di degenza in ospedale possono diminuire e il bambino ha effetti positivi nella propria crescita, sia fisica (i parametri vitali migliorano sensibilmente) che psicologica: insomma, il calore e l’affetto che solo la mamma può donare al bambino non sono minimamente paragonabili a quelli delle macchine incubatrici.
Non di meno, la marsupioterapia ha un effetto molto positivo anche sulle madri che, statisticamente, vivono con meno ansia questo periodo.
Infine, può sembrare curioso che la marsupioterapia si sia affermata prima nei paesi meno avanzati e poi sia stata adottata in quelli occidentali: il messaggio sembra essere che a volte tornare alle origini, ai metodi più naturali può rivelarsi più efficace di mille medicine e terapie studiate a tavolino…