Le mamme lo sanno, perché quando prendono in mano un tiralatte e lo guardano per la prima volta pensano: “è fatta!”. Poi quando inizia il tiraggio, il latte sembra non venire mai fuori e la bottiglietta si riempi lentissima.
Inutile mettersi al cellulare per passare il tempo, perché il tiralatte è lì che fa il suo dovere e l’occhio ci casca, e lo fa di continuo. Fino a quando non ci si ritrova a guardare le goccioline lentissime che non sembrano mai riempire il vasetto. C’è però un trucco molto facile per semplificare tutto.
Che succede se ci rilassa un po’?
Magari a qualcuna è successo. Dopo una giornata che non finisce più ci si mette sul letto e si attacca il tiralatte, e mentre quello fa il suo lavoro, ci si addormenta, solo per essere svegliate un quarto d’ora dopo dal latte che cola fuori. A quel punto una rotellina nel cervello gira e dice: “Ma è normale?”
La risposta è sì. È normale che se ci si rilassa, non si pensa al latte che finisce nella bottiglietta e ci si trova a fare il lavoro in meno tempo, senza accorgersene. Strano? No, perché è l’allattamento che funziona così. Le mamme quando allattano si dovrebbero rilassare e se lo fanno tutto va liscio.
Un trucco che funziona davvero!
“Se guardi l’acqua, non bolle!” si diceva una volta, ed il principio, semplice e geniale, è quello. Non si deve guardare il latte nella boccetta, ed è facilissimo riuscirci! Basta mettere un calzino attorno al flacone per non vedere più il livello.
L’idea è vebuta a Johanna Sargeant, una consulentente di allattamento americana che ha pubblicato il consiglio in un post sulla sua pagina Facebook.
I risultati sono a volte sorprendenti: come scrive Johanna nel post, alcune donne sono riuscite a tirare in una sessione fino a 2-3 volte la quantità solita di latte, se confrontata alle prove con sorveglianza continua. Il vantaggio c’è e si vede: meno sedute di pompaggio, più latte e meno stress. Anche se di per se non è troppo faticoso, lo stare attaccata alla pompa si somma a tante piccole cose ed è meglio risparmiarsele.
Tecnicamente la motivazione sta nel fatto che ossitocina e stress non vanno molto d’accordo. “Tecnicamente sappiamo che il rilacio di ossitocina, necessaria per la prodizione di latte, viene inibita dallo stress – scrive Johanna nel post – quindi, se ti capita di sentirti stessata mentre guardi le gocce di latte scendere, perchè non provare?“