La lunghezza media dei neonati differisce fra maschi e femmine. Mentre per le bambine il dato di riferimento ha un valore di 49,5 centimetri, per i bambini è leggermente superiore ed è di 50,5 centimetri. A volte questi valori possono essere diversi a seconda del testo di riferimento consultato.
Durante i nove mesi della gravidanza, la grandezza dell’ovulo fecondato incrementa di circa 5mila volte. Nonostante si tenga in considerazione molto di più il peso alla nascita del neonato per valutare il suo stato complessivo di salute, anche l’altezza ha una sua importanza.
Lunghezza del neonato: come misurarla?
L’altezza del neonato non si può misurare con un metro classico data le loro scarse capacità motorie. Viene invece usato l’infantometro. Si tratta di un apposito strumento che per essere adoperato, necessita l’assistenza contemporanea di due persone. La prima terrà il capo del bambino a contatto con la testiera mentre la seconda persona avrà il compito di stendere delicatamente le gambe del neonato fino a leggere la sua lunghezza sopra il piano mobile dell’infantometro.
Dopo il primo mese di vita, presenterà un incremento della propria lunghezza pari a cinque centimetri mentre dopo un anno la lunghezza del neonato sarà aumentata del 50%. Il ritmo di crescita negli anni a seguire rallenta notevolmente tanto che, ogni anno, è possibile misurare un’altezza maggiorata da un minimo di cinque a un massimo di otto centimetri. Dal compimento del secondo anno, l’infantometro viene messo da parte e si inizia ad adoperare un più comune stadiometro.
Come valutare la crescita del neonato
Il pediatra, nel valutare la crescita strutturale del bambino, tiene in considerazione non solo l’altezza ma anche le proporzioni del corpo. La crescita delle varie parti deve essere uniforme secondo le regole anatomiche classiche. È cosa nota per esempio che i neonati abbiano la testa grande un quarto dell’intera lunghezza del corpo mentre, dopo lo sviluppo completo, la testa avrà dimensioni pari a 1/7 o 1/8 del corpo.
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