La listeriosi è un tipo di infezione che si sviluppa dopo essere entrati a contatto con il batterio Listeria monocytogenes. Questo tipo di malattia spesso colpisce le persone anziane e chi ha il sistema immunitario depresso, ma anche i neonati e le gestanti.
Ma cosa succede se la listeriosi colpisce una donna in gravidanza? Adesso ve lo spieghiamo: ma facciamo prima un passo indietro.
Partiamo allora dallo scoprire come si contrare e come si evolve questa malattia.
Listeria monocytogenes, è un batterio diffuso nel suolo e nell’acqua e può essere portato dagli animali senza che essi siano direttamente malati. Anche gli alimenti, come i formaggi e la carne, o le verdure fresche, possono essere infettati con questo batterio.
L’incubazione varia dai 3 ai 70 giorni, ma in genere si tratta di tre settimane:
I sintomi sono la febbre, i dolori muscolari, diarrea e dolori: spesso però variano da paziente a paziente. Ci sono alcuni che lamentano a esempio mal di testa, torcicollo, convulsioni e perdita di equilibrio, solo per citarne alcuni.
Se si aspetta un bambino, il rischio di contrarre la listeriosi, è di 20 volte maggiore: anzi secondo le statistiche, oltre il 35% dei casi si verifica proprio in gravidanza. Le conseguenze possono essere l’aborto o un parto prematuro.
Nel terzo trimestre la mamma diventa a rischio che può addirittura morire, mentre un bambino che la contrae negli ultimi mesi prima di nascere, può avere paralisi, cecità, ritardo mentale, problemi cardiaci o renali.
La listeriosi può essere identificata con gli esami del sangue, e va curata con gli antibiotici.
Come evitarla, allora?
Lavare accuratamente frutta e verdura, fate attenzione a non consumare cibi come affettati e carne cruda, consumate formaggi realizzati solo con latte pastorizzato. Tenete sotto controllo lo stato del vostro frigo.
Con un pizzico di attenzione, questa brutta malattia si potrà senza dubbio evitare.