La lallazione è la prima fase dello sviluppo del linguaggio da parte di un bambino. Si tratta di una serie di sillabe pronunciate a partire dai 5-6 mesi di vita: sono suoni che spesso non hanno un significato specifico per il piccolo, ma che provocano una grande emozione nei genitori. Ogni “pa-pa”, “ma-ma”, “ta-ta”, viene interpretato come un tentativo di comunicare con loro.
Il bambino prova un grande piacere nell’ascoltare la sua voce, e inizia davvero ad esprimere in base al modo in cui pronuncia questi suoni, i suoi stati d’animo. Ma forse la cosa più importante è che osservando le emozioni che provoca nei genitori e in chi gli è vicino, è ancora più stimolato nel continuare le sue sperimentazioni.
Piccoli esperimenti con la voce
Aiutare il piccolo ad impossessarsi del linguaggio è un processo importante e che parte da lontano, addirittura da prima della nascita. La cosa migliore è infatti iniziare quando si trova ancora nel pancione a parlare con lui, ad abituarlo a sentire quei suoni che poi diventeranno familiari.
Appena nasce, il bambino non è in grado di capire esattamente il significato delle parole pronunciate dai genitori, ma piano piano iniziano ad attivarsi i meccanismi legati alla comprensione. Fondamentale è parlargli in maniera corretta, senza usare parole storpiate o diminutivi, che poi costringeranno il bambino ad imparare di nuovo la stessa cosa nella maniera però esatta.
Lo sviluppo del linguaggio non si svolge in poche settimane, ma ha bisogno di anni per essere completato. Stimolate la sua conversazione, fategli domande e ascoltate con attenzione le sue risposte.
Usate fiabe, canzoni e filastrocche per arricchire il suo linguaggio, aiutandolo a crescere anche da quel punto di vista. Se però notate che intorno all’anno non c’è ancora traccia di nessun tipo di lallazione e di nessuna parola, provate a parlarne con il pediatra: lui saprò consigliarvi se aspettare ancora o magari effettuare qualche visita specialistica.