Leggere i libri ai bambini quando sono ancora piccoli aiuta ad ampliare il loro vocabolario: infatti secondo uno studio statunitense se ascoltano almeno cinque libri al giorno arriveranno alle elementari conoscendo oltre un milione di parole in più.
Ecco perché leggere libri ai bambini
Far interessare i propri figli alla lettura già in età prescolare non è solo importante per aiutarli a esprimersi meglio ma li aiuta anche a sviluppare e utilizzare un vocabolario più ricco e variegato: è questo uno dei risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori della Ohio State University che ha utilizzato una sintetica ma efficace espressione, “million word gap” (ovvero divario da un milione di parole), per spiegare l’importanza di leggere dei libri ai bimbi sin da quando sono piccoli.
Infatti leggendo loro almeno cinque testi al giorno arriveranno alle elementari avendo ascoltato oltre un milione di parole in più rispetto a coloro che non hanno avuto questa fortuna. Le stime fatte dagli studiosi statunitensi, pubblicate di recente sul “Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics”, servono soprattutto a evidenziare quel divario e spiegano quanto la lettura sia decisiva per aiutare i bambini a sviluppare diverse abilità relative al linguaggio.
Lo studio statunitense e la situazione in Italia
Nell’articolo pubblicato su una importante rivista di settore, gli autori della ricerca hanno spiegato che il ruolo dei genitori nella lettura di un libro di favole è fondamentale perché quel vocabolario (basti pensare a un testo che parla di animali o di nozioni scientifiche molto semplici) risulta comunque essere molto più variegato di quello a cui i bimbi sono “esposti” durante le comuni interazioni quotidiane, a scuola o con gli stessi familiari. E a tal proposito è interessante come non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia siano ancora molti i genitori che non leggono mai dei libri ai figli: tuttavia negli ultimi anni c’è stata una piccola inversione di tendenza tanto che, secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione Italiana Editori, la letteratura per ragazzi ha fatto registrare una crescita del 13,7% dal 2016 al 2018. “Quando un adulto legge una storia a un bambino vi aggiunge sempre dei particolari che riguardano il proprio vissuto, aumentando il numero delle parole nuove ascoltate, e così l’esposizione al vocabolario è una valida possibilità per i più piccoli” ha spiegato Jessica Logan, coordinatrice dello studio.