Uno studio scientifico dimostra che è assolutamente essenziale prevenire l’obesità durante la gravidanza per non mettere a rischio la salute futura dei propri figli. Coloro, infatti, che vengono partoriti da madri in sovrappeso, risultano più vulnerabili nei confronti di alcune patologie.
Un recente studio scientifico condotto da un team di ricercatori europei (cui hanno partecipato anche alcuni membri dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche), ha dimostrato che esiste una precisa correlazione tra il sovrappeso della gestante e la maggiore possibilità di procreare figli predisposti a contrarre disturbi cardiaci e, in particolare, diabete di tipo 2 e ictus. Quando il figlio di una mamma in sovrappeso, in altri termini, raggiunge l’età adulta, diventa un soggetto a rischio per le patologie cardiovascolari. Lo studio ha rilevato, infatti, che i neonati presentano un anomalo ispessimento al livello dell’aorta addominale e diversi segni di arteriosclerosi. Oltre ai potenziali problemi cardiaci le gestanti che in gravidanza assumono grassi in eccesso rischiano anche di influire negativamente sulla vita psicologica del nascituro. È stato dimostrato, infatti, che la placenta delle mamme in sovrappeso risulta indebolita e, pertanto, non è in grado di tutelare il feto dal cortisolo, meglio conosciuto come ormone dello stress. Ciò comporta per il neonato una maggiore possibilità di essere affetto da alterazioni del tono dell’umore.
Altra conseguenza nefasta dei chili di troppo è che questa condizione influisce anche sulla lunghezza dei telomeri, dai quali dipende la longevità dell’individuo e che possono essere considerati dei caschi protettivi della parte terminale dei cromosomi.
Alla luce dei risultati di questo studio le future mamme non dovrebbero lasciarsi andare ad eccessi alimentari durante i 9 mesi di gestazione, giustificandosi con l’esigenza di dove mangiare per due. In realtà, per il benessere del nascituro, è assolutamente fondamentale che la futura mamma segua una dieta equilibrata e povera di grassi.