Le famiglie numerose rinunciano sempre più spesso alle vacanze

Uno studio condotto da Openpolis ha rivelato un dato preoccupante: in Italia, le famiglie con più figli sono quelle che più frequentemente rinunciano alle vacanze per contenere le spese familiari. Questo fenomeno evidenzia le difficoltà economiche crescenti che molte famiglie italiane affrontano quotidianamente.

Molti figli, molte spese: i dati parlano chiaro

I numeri dello studio di Openpolis si basano su statistiche europee EU/SILC (Statistics on Income and Living Conditions) e Istat. Il 44,5% dei nuclei familiari con tre o più figli minori non può permettersi neanche una settimana di vacanza all’anno. Questo dato mette in luce la gravità della situazione economica delle famiglie numerose in Italia, dove le spese per mantenere un livello di vita dignitoso sono in costante aumento.

Retribuzioni più basse rispetto alla media europea, difficoltà nel trovare lavoro, e il crescente costo della vita, amplificato da pandemia, guerre e cambiamenti climatici, rendono la vita quotidiana una vera e propria sfida per molte famiglie.

Difficoltà economiche e rinunce: una corsa ad ostacoli

Le difficoltà economiche non solo impediscono alle famiglie di concedersi delle vacanze, ma influiscono anche sul benessere generale. Le spese per bollette e beni di prima necessità sono aumentate a dismisura, costringendo molte famiglie a tagliare voci di spesa non essenziali.

Una delle prime a essere eliminata è proprio la vacanza: una rinuncia che, seppur dolorosa per gli adulti, ha significative ricadute sulle opportunità educative e ricreative dei bambini. Le vacanze rappresentano momenti preziosi di crescita e scoperta, e la loro assenza può limitare le esperienze formative dei più piccoli.

Aumento delle tariffe turistiche nel 2024

Per rincarare la dose, un'indagine condotta da Assoutenti e dal Centro di Formazione e Ricerca sui Consumatori (C.r.c.) ha messo in luce gli aumenti significativi delle tariffe turistiche per l'estate 2024. Le strutture ricettive hanno visto un incremento medio del 19,6% rispetto al 2023, con alcune località che mostrano aumenti ancora maggiori.

Anche i costi dei trasporti sono aumentati: i traghetti hanno registrato un aumento medio del 6,3%, mentre le tariffe aeree sono cresciute del 19,9% in media. Questi rincari rendono ancora più difficile per le famiglie numerose pianificare una vacanza.

Vacanze negate: impatto sui diritti dei bambini

Secondo la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il diritto al gioco e allo svago è fondamentale per lo sviluppo dei bambini. La rinuncia alle vacanze, quindi, non solo priva i bambini di un periodo di relax e divertimento, ma anche delle opportunità educative che derivano dal viaggiare e scoprire nuovi luoghi e culture.

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Una ricerca ISTAT post-pandemia ha evidenziato come tra i ragazzi delle scuole secondarie, l'impossibilità di viaggiare sia stata una delle maggiori criticità, superando anche la mancanza di socializzazione e divertimento con i coetanei.

L'importanza delle esperienze fuori casa

Le esperienze lontano da casa sono irrinunciabili per la crescita intellettuale e personale dei bambini. Viaggiare e scoprire nuove culture stimola la curiosità, amplia gli orizzonti e favorisce lo sviluppo di competenze sociali e cognitive. Per le famiglie numerose, tuttavia, organizzare una vacanza può essere particolarmente impegnativo, richiedendo una meticolosa pianificazione e risorse economiche adeguate. Nonostante le difficoltà, la soddisfazione di vedere i propri figli felici e arricchiti dalle esperienze vissute rende ogni sforzo degno di essere compiuto.

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È essenziale che le politiche pubbliche e gli interventi sociali supportino le famiglie numerose, garantendo loro le risorse necessarie per non dover rinunciare a momenti importanti come le vacanze.

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