Il latte in polvere di soia contiene proteine diverse rispetto al latte vaccino, che possono alterare lo sviluppo del sistema endocrino. Per questo motivo sarebbe consigliabile utilizzare sempre quello vaccino, anche se le differenze a livello nutrizionale sono minime. I risultati dei test indicano un maggiore contenuto di estrogeni nel latte di soia, ma le conseguenze di questo fatto sono ancora tutte da analizzare.
Latte di soia in povere per neonati
Alcune mamme che non allattano al seno preferiscono ricorrere al latte di soia in polvere per neonati invece di quello vaccino. Alla base di questa scelta ci sono diverse considerazioni, animate dalla paura di possibili intolleranze al lattosio o di allergie al latte.
Le differenze nutritive fra i due tipi di latte sono minime, ma pare che il latte di soia contenga alcuni elementi, secondo uno studio recente, che alterano lo sviluppo del sistema endocrino. Non si tratta di risultati allarmanti, ma l’andamento osservato necessita di ulteriore approfondimento. Questo perché il latte di soia contiene un maggior quantitativo di estrogeni, che potrebbero influenzare lo sviluppo dei tessuti più sensibili a questi elementi.
Latte di soia o latte vaccino per il bebè?
Secondo lo studio appena concluso, lo sviluppo dei tessuti più sensibili agli estrogeni era diverso nei neonati alimentati a latte di soia rispetto a quelli cresciuti a latte vaccino o latte materno. Non è ancora possibile determinare quale impatto questi fattori possano avere durante la crescita, perché sarebbero necessari ulteriori studi in grado di seguire i bambini fino nell’infanzia e nell’adolescenza.
I risultati dei test, condotti da un team guidato dalla direttrice del Centro Nutrizione presso il Children’s Hospital of Philadelphia, non intendono sollevare allarmismi o demonizzare il latte di soia. Ulteriori ricerche però sono necessarie per vedere come, in fase di crescita, il sistema endocrino dei bambini risponde ad una maggiore assunzione di estrogeni.