Dopo il terremoto dell’Emilia Romagna la parola d’ordine è stata “ricostruire“. Spesso purtroppo questo non è possibile perché mancano i fondi. Fortunatamente in questi frangenti l’Italia si mobilita e tra cittadini generosi e solidarietà dei nostri artisti, qualcosa si muove. Questo è il caso di Reggio Emilia, dove è stato ricostruito un asilo nido per supplire a ben due strutture crollate durante le scosse sismiche. I contributi, in buona parte, sono arrivati grazie al brano “Italia loves Emilia”, cantato da diversi artisti della musica leggera del panorama nazionale. Questa volta a fare notizia non è solo la solidarietà, ma anche l’intelligenza con cui tali fondi sono stati spesi.
Si trova nel comune di Guastalla “l’asilo balena” progettato dall’architetto Mario Cucinella e che riprende le forme della famosa balena di Pinocchio. La struttura è interamente stata realizzata in legno, materiale che ultimamente sta andando per la maggiore con la sempre più grande diffusione di case prefabbricate. Questo perché il legno (sebbene le fondamenta siano sempre e comunque di cemento armato) sopporta bene le scosse telluriche, grazie alla sua flessibilità. Si tratta inoltre di un materiale ecologico e, non ultimo, anche economico rispetto ad altri. Riesce a mantenere a temperatura gli ambienti oltre ad un ottimo isolante. Insomma, le ragioni per aver utilizzato questo materiale non mancano.
Ma non basta. L’asilo nido, che attualmente ospita circa 120 bambini di età compresa tra zero e tre anni, è stato concepito per ridurre il consumo delle risorse energetiche, sfruttando al massimo la sua capacità di auto produrre energie rinnovabili. Per esempio, grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulla struttura, si riesce a fornire alla stessa ben il 40% dell’energia necessaria. La raccolta dell’acqua piovana, invece, consente di risparmiare il 57% dell’acqua potabile e viene utilizzata per annaffiare il giardino e per gli scarichi del WC.
L’asilo nido non solo ha un’estetica singolare, con pareti tondeggianti, ma è stato realizzato in modo da stimolare tutti i sensi dei bambini, grazie anche alla suddivisione in aree didattiche (5 come i sensi) nel giardino.