Nel caso in cui il bambino che abbiamo avuto non possa essere allattato al seno, dobbiamo iniziare a far uso di biberon.
Anche se all’apparenza sono tutti uguali in realtà essi possono essere molto diversi tra di loro: ma al di là del materiale e della sua forma, dobbiamo scegliere in maniera molto attenta la tettarella del biberon, cioè la parte di gomma che sarà a contatto con la bocca del nostro bambino.
E ovvio che a una prima occhiata, soprattutto per le mamme del primo figlio tutte le tettarelle sembrano uguali: in realtà invece ci sono delle differenze sostanziali!
La prima riguarda il materiale: infatti le tettarelle possono essere in silicone o in caucciù.
Il materiale delle tettarelle
Il silicone è un materiale più morbido ed elastico, che resiste all’acqua e ai sapori, non si deforma ed è in genere bianco trasparente.
Il caucciù invece è una gomma naturale che si estrae dalla corteccia degli alberi della gomma: le tettarelle fatte in caucciù sono elastiche, sono morbide e hanno il colore dell’ambra.
La forma delle tettarelle
Un’altra differenza importante nella scelta della tettarella riguarda la forma: esistono sul mercato diverse tipologie, e le più importanti sono la tettarella anatomica e la tettarella rotonda a tre posizioni.
La prima imita il capezzolo della mamma: durante la suzione si adatta più facilmente al palato e il flusso dipende dalla quantità dei fori che sono stati praticati sulla tettarella. Ci saranno quindi tettarelle da zero a sei mesi e da sei a dodici e così via. Quelle per i neonati consentiranno un flusso più lento mentre le altre un flusso più abbondante.
La tettarella a tre posizioni invece consente con un’unica tettarella, in base all’orientamento che le viene dato, di cambiare il flusso del latte in base alle necessità.
E difficile sapere da subito quale sarà la tettarella più adatta al nostro bambino: per questo motivo è il caso magari di fare alcune prove, con l’augurio di trovare quella migliore fin da subito.