Le mamme non sono solo quelle vestite della stessa trama dell’abitino delle figlie. Le mamme non sono quelle che si dicono sempre felici, che come amano loro non ama nessuno, che sono immortalate con la sagrada familia purché cool, purché in luoghi da milioni di like.
Le mamme possono essere quello, ma non sono solo quello. Le mamme sono quelle che possono stare sole per giorni, perché nessuno ha tempo per dar loro una mano. Sono quelle che cucinano malissimo e vanno avanti a panini: sanno che la buona alimentazione non è cosa alla quale si deve rinunciare, ma sono stanche e preferiscono così, se devono mangiare.
Le mamme sono quelle che, pur stando tanto, tantissimo con i propri cuccioli, si sentono in colpa quando devo dar loro le spalle, anche se, ogni tre per due girano la testa per verificare che sia tutto ok. Sono quelle che si augurano di essere migliori delle proprie mamme, perché, indipendentemente da come siano state queste, essendo umane, hanno certamente sbagliato in qualcosa e quel qualcosa non lo vogliono ripetere.
Le mamme sono quelle alle quali, sin dalla gravidanza, viene detto e ripetuto che bisogna chiedere aiuto, perché si sa che il compito è arduo e all’inizio lo è ancor di più. Poi, quando diventano mamme, vedono che nessuno si offre, e quando si chiede, la riposta ti schiaffeggia: l’aiuto arriva non quando lo chiedi e ti serve, ma quando uno ha il tempo libero. E, allora, le mamme capiscono che quello non è aiuto, semplicemente la propria casa è diventato il dopo lavoro ferroviario: quando non si sa che fare, si passa, così da spupazzare il bambolotto ma nulla di più.
Le mamme, anche quelle carine, quelle che potrebbero fare la parte che è ok, sono sole. Le mamme sono sole, perché la maternità è che come il travaglio, un viaggio unico ma anche doloroso: ci sei tu e tuo figlio, te la devi sbrigare da sola. Pace e Bene.
Le mamme vogliono che nulla disturbi la serenità del proprio cucciolo, che ci sia solo amore, armonia, abbracci a casa propria, perché sanno che questi sono i mattoni per l’ equilibrio e la felicità del proprio figlio. Per questo soffrono quando qualcosa toglie amore, abbracci, armonia al proprio nido. Non è per loro, ma è per il figlio.
Le mamme sono sole. Spesso, non sempre, forse non tutte. Le mamme hanno genitori e suoceri e fratelli e sorelle e cognati e cognate. Ma alle volte, alcune, devono chiedere un mese prima la disponibilità per un determinato giorno o una determinata ora in cui hanno bisogno di una mano, di un’assistenza. Le mamme si sentono sole anche, forse, perché si aspettavano che un po’ della vita degli amici più stretti e dei parenti più stretti, all’inizio, ruotasse intorno al nuovo membro della famiglia, ed invece, quando il sipario cade giù, e si torna a casa dall’ospedale, c’è il deserto dei tartari.
Le mamme sono diverse. E’ una bugia che siamo tutte uguali. Ci sono quelle belle e quelle brutte. Quelle più forti e quelle più deboli. Quelle severe e quelle amorevoli. Quelle in carriera e quelle che stanno a casa. Quelle che non ammetteranno mai, ed è sempre tutto ok e tanto instagram, e poi ci sono quelle che ve lo dicono.
Sono fiera di essere madre…felice e fiera di farcela da sola….ma sono umana e mi capita spesso di sentirmi come scritto nell’articolo….e’ ovvio che il mondo non ruota intorno a me,ai miei figli e alle mie necessità,ma non trovo giusto che per chiedere un favore,un po’ di compagnia devo chiedere mesi prima e la risposta e’ quasi sempre no!
Quando vengono? La domenica…anche se tu per miracolo quel giorno lavori qualche ora e quindi….non vedi nessuno alla fine! E non vengono per aiutare prc i bimbi stanno tranquilli con il papa’ per qualche ora!
La solitudine delle mamme esiste eccome purtroppo!!
E’ proprio così: bello farcela da sole, ma dispiaciute quando ci rendiamo conto che avremmo bisogno e non c’è molta solidarietà.
Includiamo anche che le peggiori nemiche delle mamme sono le altre mamme 🙁
Su questo, a dir la verità, non sono pienamente d’accordo. Come sempre, dipende. Dipende da che persone erano, e sono, prima di diventare mamme. Personalmente, ho incrociato mamme (e nonne) che difronte alla mia difficoltà di salire un marciapiede, con il passeggino, non si ponevano problemi di civiltà. Altre, invece, che quando mi vedono con mia figlia, mi fermano per condividere la tenerezza della maternità. Grazie a dio, c’è un pò di tutto 🙂
Grazie!
Parole sante. Una solitudine che delude e produce rabbia, soprattutto nella fase del puerperio. Arriva la chiamata o la visita una volta a settimana di qualche minuto che sa più destabilizzare che aiutare. Fiera di farcela da sola, ma a quale prezzo? Tanta stanchezza, ma tanta davvero da sentir le gambe tremare per andare avanti come un automa senza godersi ogni attimo con gioia. E il piccolo lo avverte…. e questo fa male più che della delusione della solitudine.
“Tanta stanchezza, ma tanta davvero da sentir le gambe tremare per andare avanti come un automa senza godersi ogni attimo con gioia. E il piccolo lo avverte…. e questo fa male più che della delusione della solitudine.” In questa tua chiusa, c’è tutto il mio pezzo. Complimenti, hai espresso benissimo ciò che sento. Che sentiamo.
La magra consolazione è che un sentimento comune
Tutto vero ! Più che i parenti mi viene da chiedere .. Ma i papà in tutto questo dove sono ? Lavorano 24 H al giorno ? Mah ..
E’ un tema veramente caldo quello dei papà. Proprio su Maternità, scrissi un pezzo (Nella Prossima Vita Voglio fare il Padre) ma, anche attraverso quello, ho capito che c’è molta divisione su questo argomento. Sono le stesse mamme, alcune di noi, che hanno una difficoltà (forse culturale) a coinvolgerli. Poi pesa una società ancora arretrata ed, infine, il lavoro che ovviamente devono svolgere. Ovviamente, come fai capire tu, sono loro i primi che devono “aiutare”.
Cristina Cancedda non può essere. I bambini si fanno in due. Il papà è il primo che deve dare una mano altrimenti se ne va a dormire sul divano o con quei amici importantissimi
Eh… io già son d’accordo con te…
I papà sono andati a pescare, giocare a calcetto, a bocce o al bar perchè loro devono distrarsi e riposare!
Gioite ogni istante perché le madri sole sono quelle che sono madri nel cuore ma di fatto non hanno nessun bambino da tenere in braccio. Quindi pensate a quanto è bella la vita guardandola attraverso gli occhi del vostro bimbo
Siamo tutti esseri umani e, come difetto congenito, abbiamo sentimenti come la tristezza, la delusione, anche quando sappiamo che ci sono persone che stanno peggio di noi (non mi sto riferendo alla maternità). Ti scrivo questo per dirti che capisco quello che vuoi dire, e concordo con te sul fatto che dobbiamo sapere di essere fortunate e dobbiamo essere felici. Hai ragione. Ciò, però, non toglie il fatto che possiamo avere dei momenti difficili, pur sapendo del dono che abbiamo ricevuto.
Io sono mamma 2 volte e penso che bisogna chiedere aiuto se questa tristezza prevale, ma non avere la pretesa che tutti stiano al tuo cospetto ad attendere ogni tua richiesta , bisogna saper guardare e tirarsi su cercando la forza straordinaria che ci ha permesso di diventare madri . Lo dobbiamo a noi stesse ancora prima che a nostro figlio. E credimi parlo con cognizione
Ci s sente sole perché cm dicono in.tanti “belli i bimbi:quelli degli altri però !!” E qst vuol dire che amici e parenti an.disponibili finkè s tratta d una cena insieme,due tre moìne al bimbo (tanto per..) qualke consiglio non richiesto qua e la ed ecco ke la bella figura è fatta!!poi però,quando escono da quella porta “oddio come sta ridotta male!!!è nervosa,poi addirittura lavarsi la sera prima perché il giorno non ha tempo!!e tutti quei panni da stirare…”ecco a cosa servono amici e parenti!!poi però sono gli stessi ke”tesoro se hai bisogno lo sai…basta uno squillo!!” sii…come no!!??!!!!
Cerchiamo di cavarcela da sole forse XK attorno abbiamo veramente il deserto dei “tartari”…. E allora si fa quello che si deve fare,ma se fosse un pochino al contrario tutto sarebbe meno duro e più psicologicamente leggero
Vero, basterebbe poco, per rendere molto meno duro il lavoro quotidiano e per farci godere la maternità un pò di più.
Una volta una donna appena partorito aveva aiuti da tutte le donne del “caseggiato”, ricordo quello che mi raccontavano le nonne ,lei doveva pensare ad allattare e riprendersi x poi tornare ad essere carica….oggi è tutto cambiato…ecco perché poi sentiamo tanto parlare di depressione post partum…..
Mi fa venire i brividi questo pensiero. Ci penso ogni giorno, anche nei momenti belli, perchè avrei voglia di condividere non solo i momenti bui ma anche quelli gioiosi con l’intero caseggiato. Le cose sono cambiate, come dici. Sai cosa possiamo fare noi? Darci una mano. Quando c’è qualcuno che ha bisogno, nel “caseggiato”, dobbiamo aiutare, esser cordiali, aprirci. E’ dura. Ma credo che abbiamo questa responsabilità, per far trovare ai nostri bimbi, quando saranno al nostro posto, quello che vogliamo noi ora. E non solo in tema “maternità”. E’ anche per questo che ho aperto il blog, e scrivo alcuni articoli. Voglio scuotermi, e non far sentire sola alcuna.
propio così Martina Presti
Certo che non è tutta rose e Instagram!! Però è anche vero che molte di noi cercano fino alla fine, fino all’esasperazione di farcela da sole. Mi ci metto in mezzo pure io, cerchiamo di cavarcela in tutto senza chiedere aiuto perchè forse questo ci fa sentire più forti, più brave, più degne.
E’ vero, alle volte io preferisco fare “da sola”. Mi sento forte, come scrivi tu, perchè faccio senza dover dire “grazie”. Ma spesso, almeno per quel che mi riguarda, non è una vera scelta. E noi la paghiamo in stanchezza, pazienza. I nostri figli, in qualche sorriso in meno, perchè abbiamo meno energia, e un pò di delusione. Almeno questo vale per me.