Viene chiamata Regola del Quinonsitocca, e di fatto è una vera e propria guida preventiva finalizzata ad evitare le molestie sui minori, stabilita e redatta dal Consiglio d’Europa.
Obbiettivo cardine di questa guida è senza alcun dubbio il dialogo tra genitori, bambini, insegnanti ed educatori.
Attraverso un rigoroso e attento programma questo progetto mira a trattare con i più piccoli anche tematiche delicate ed importanti inerenti la sfera sessuale e le violenze.
Prevenzione e conoscenza, ecco gli scopi del Quinonsitocca
Purtroppo ancora oggi dobbiamo fare i conti con numeri tragici per quanto concerne le violenze e gli abusi sessuali compiuti sui minori.
Un bambino su cinque è vittima di abuso. Troppo spesso questi episodi rimangono taciuti o vengono affrontati nel modo sbagliato prima dal bimbo poi da coloro che gli stanno intorno.
La Regola del Quinonsitocca voluta dal Consiglio d’Europa è stata in tal senso concepita come un mezzo con il quale dare maggiore coscienza e conoscenza del proprio corpo ai bambini.
Attraverso alcuni strumenti basilari, e mediante diversi punti chiave del progetto, genitori ed educatori possono spiegare ad ogni bimbo che il proprio corpo ci appartiene, e che gli estranei non possono farne ciò che desiderano o banalmente toccarci dove vogliono.
Il Quinonsitocca prevede così di rompere i confini dell’imbarazzo e della vergogna, e spinge padri e madri ad arrivare invece a spiegare in modo completo e preventivo molti degli aspetti più delicati della sessualità, gettando anche precisi moniti di avvertimento verso il terribile rischio delle molestie.
I cinque punti essenziali della Regola del Quinonsitocca
Il Consiglio d’Europa ha delineato cinque punti cardine che costituiscono la Regola del Quinonsitocca.
Si comincia con il trasmettere ad ogni bambino l’idea che il proprio corpo gli appartenga ad uso esclusivo. Mamma e papà devono infatti spiegare al proprio figlio che il suo corpo è soltanto suo, e che nessuno può toccarlo senza il permesso. Occorre in questo senso mostrare al proprio bambino gesti, modi e atteggiamenti riguardanti l’utilizzo del proprio corpo, in modo diretto e senza indugi dettati dall’imbarazzo.
Il punto due riguarda i modi con cui altre persone possono toccarci. Esiste un modo di toccare il corpo buono, e un modo invece cattivo. Aspetto chiave di questo secondo punto della Regola è l’allarme che deve scattare in ogni bimbo quando qualcuno vuole toccare o osservare le parti intime o la biancheria intima. Il discorso vale ovviamente anche al contrario, con i bimbi che devono essere istruiti circa l’impossibilità di guardare a loro volta le parti intime di qualcun altro.
Medesima differenziazione tra buono e cattivo occorre farla anche per quanto riguarda i segreti, terzo punto chiave del Quinonsitocca. I genitori devono infatti spiegare ad ogni bimbo che ci sono segreti buoni che vanno rispettati, e altri che invece buoni non sono di certo, e il cui contenuto deve necessariamente essere svelato ad un adulto vicino e fidato.
Il quarto punto della regola individua le responsabilità dei genitori. Compito di mamma e papà è infatti quello di esporre ogni aspetto sessuale senza tabù e senza imbarazzi che potrebbero non tutelare completamente un bimbo. Anzi i genitori o gli educatori dovrebbero riuscire a farsi carico di quel ruolo fondamentale di consigliere e confidente per ciascun bimbo, così che se sfortunatamente ci fosse qualche situazione complessa e strana il bimbo saprebbe immediatamente a chi rivolgersi.
Quinto ed ultimo decisivo punto della Regola del Quinonsitocca è quello che indica ai bimbi di non accettare passaggi, regali o contatti con sconosciuti, ma che al tempo stesso stabilisce regole severe anche nel modo in cui i familiari e i conoscenti possono interfacciarsi con il piccolo.
Gli strumenti a disposizione di genitori ed educatori
Non soltanto spiegazioni e discorsi, il Consiglio d’Europa ha disegnato anche alcuni mezzi fisici e concreti per agevolare l’apprendimento della Regola del Quinonsitocca da parte dei più piccoli.
È stato infatti ideato il personaggio di Kiko, un simpatico pupazzo protagonista di riviste e album figurati. Questi supporti servono ad aiutare i genitori nella trasmissione delle nozioni preventive fondamentali che la Regola stabilisce. È persino disponibile un libro intitolato “Kiko e la mano”, destinato ai bimbi dai 3 ai 7 anni. A questo si aggiunge l’intera guida del Quinonsitocca in formato pdf.