La Francia si appresta a vivere un cambiamento epocale nel campo dell’istruzione. A partire dall’anno scolastico 2019/2020, infatti, la scuola dell’obbligo comincerà 3 anni prima rispetto alla normativa attuale.
Fino ad oggi le famiglie francesi erano libere di scegliere se mandare o meno i loro figli alla scuola materna. Da settembre 2019 dovranno invece farlo obbligatoriamente. La decisione è stata presa dal Governo Macron e comunicata dal ministro dell’istruzione Jean-Michel Blanquer, per favorire una maggiore integrazione, portare a una società più giusta e cercare di anticipare i bisogni d’istruzione dei più piccoli.
Riforma scolastica francese, cosa succederà dal 2019
L’età dell’obbligo scolastico francese verrà dunque abbassata da 6 a 3 anni per favorire una maggiore integrazione, anticipare e migliorare il percorso formativo dei piccoli studenti.
L’annuncio della riforma, denominata “Legge per la fiducia” è stato dato dal Governo francese a marzo, ma solo ora inizia a delinearsi il progetto concreto. In Francia il 97% dei bambini compresi nella fascia di età tra 3 e 6 anni frequentata già la scuola materna volontariamente. Il restante 3% sarà invece costretto a farlo dal prossimo anno scolastico.
Una scelta precoce per contribuire al buon esito scolastico dopo i 6 anni
Tra i 3 e i 6 anni il bambino è nella fase dello sviluppo sia cognitivo sia motorio. Anticipando la scuola dell’obbligo la Francia vuole dare così un segnale forte sul potere dell’apprendimento già in età così piccola, puntando sulla crescita linguistica e sulla padronanza motoria.
Stop dunque all’asilo visto come un parcheggio per bimbi in favore di una scuola vera e propria, dove imparare il francese e sviluppare le proprie abilità intellettive e fisiche.
In secondo luogo questa riforma, come anticipato dal ministro dell’istruzione Jean-Michel Blanquer, dovrebbe favorire una maggiore integrazione culturale che, nascendo in età così piccola, potrebbe agevolare la convivenza multietnica che la Francia si trova a vivere da decenni.