SAF è la sigla che identifica la Sindrome dell’Alcolismo Fetale, una malattia purtroppo molto diffusa che, tra il 2006 ed il 2013, ha colpito più di tremila neonati, secondo le fonti della Sanità Pubblica Francese.
Si tratta di una sindrome non trasmissibile geneticamente dalla madre al feto, e pertanto facilmente evitabile con mirati programmi di prevenzione.
Per queste ragioni, il Ministro della Salute Francese, ha lanciato una massiva campagna di sensibilizzazione, allo scopo di informare le future mamme riguardo ai pericoli derivanti dall’uso di alcol durante il periodo della gestazione.
Questa campagna prevede la dicitura: “Zero alcol durante la gravidanza” a grandi caratteri, da applicare sulle bottiglie di vino ed alcolici.
SAF: come si manifesta
La Sindrome da Alcolismo Fetale provoca due tipi di anomalie, e precisamente:
- fisiche, come malformazioni di organi ed apparati e marcati ritardi nell’accrescimento corporeo; infatti i bambini nati da madri alcolizzate sono quasi sempre sottopeso.
- neuropsichiche, come handicap mentali causati da ritardi psichici, disturbi dell’apprendimento, scarsa concentrazione e deficit di memoria.
- disadattamento sociale del bambino che si manifesta nella prima infanzia.
Sensibilizzare le donne in dolce attesa
Si è visto che le donne che abusano di bevande alcoliche in gravidanza sono bevitrici abituali, che non riescono ad interrompere questa insana abitudine neppure in fase gestazionale.
Il progetto di sensibilizzarle attraverso una massiccia campagna pubblicitaria, affiancata dall’istituzione della Giornata Mondiale della Sindrome dell’alcolismo fetale (in Francia è stata stabilita il 9 settembre), vuole fare leva sull’aspetto psico-emotivo della futura madre, per enfatizzare il suo ruolo fondamentale per la buona salute del figlio.
La scritta “Vietato alle donne incinta” applicata sulle bottiglie sembra possa rivelarsi una risorsa per interrompere il circolo vizioso della dipendenza dall’alcol.
I dati raccolti dal Ministero della Salute Francese sono addirittura sottostimati, il che starebbe a significare che più di un bambino alla settimana nasce affetto da questa pericolosa sindrome.
Nonostante un prevedibile malcontento da parte delle aziende produttrici di bevande alcoliche, il progetto di sensibilizzazione avviato in Francia, continua comunque il suo percorso.