Non dormo da anni. Non dormo più come prima. Nell’ultimo periodo, ho dormito solo tre ore consecutive.
Quattro anni fa, credevo fossero frasi buttate là da qualche megalomane. Credevo si trattasse, se non di una bugia, di una forma di esagerazione.
Ormai, lo so: la maggior parte di noi, con il sonno, ha un rapporto quanto meno conflittuale.
Il sonno ce l’ha con noi, questo è quanto.
Dormire, per una mamma (anche per un papà, eh!) è un lusso. Non importa se il figlio sia appena nato o se vada a scuola.
Non si capisce se sia una forma sfiancante, per renderci così deboli che, ad ogni loro richiesta, non possiamo opporci o se lo facciano senza dolo.
La pasta di cui sono fatti si vede dal primo giorno.
Vi ricordate quando, in ospedale, ci parlavano del co-sleeping? Io che ne ero una sostenitrice, una paladina, dal primo minuto in cui me l’hanno messa accanto, ho cominciato a negoziare con l’intero ospedale.
Perché, nel co-sleeping, mi ero illusa di essere compresa anche io nella fase rem, ed invece mi sono dovuta ricredere.
La mia prima figlia, un amore di bambina ovviamente, con il sonno, però, è sempre stata un po’ capricciosa.
Dormiva solo fuori, nel passeggino ma, a casa, occhi sbarrati tipo bambola di porcellana.
Dormiva quando avevo ospiti, in modo che gli altri pensassero che mentissi.
Dormiva quando le chiedevo qualcosa. Il resto del tempo, era sveglia.
Oggi, che ha quattro anni, dorme a scuola nel pomeriggio ma, se sta a casa, non sbadiglia manco sotto ipnosi. La sera, dopo favole interminabili, latte e coccole, mi fissa con gli occhi sbarrati, piuttosto innocenti, quando la imploro, le chiedo di avere pietà.
Oggi, che ha quattro anni, dopo aver trascorso i pomeriggi con i compagni di scuola, aver fatto le stesse identiche cose, non vuole dormire, ed io devo sentire che gli altri suoi amici, alle nove, crollano.
Oggi, che ha quattro anni, ci sono notti che se la dorme eh, ed io lo scrivo e lo dico ai quattro venti. Il tempo di essere insultata dalle altre, perché sono riuscita a farmi 8 ore di fila, e lei cambia idea, e di nuovo si sveglia: vuole fare colazione alle tre di notte, vuole che le si leggano le storie alle quattro di mattina, alza la nostra tapparella alle cinque.
No. Non finisce con il primo anno. Se c’è scritto nel loro dna ci sta poco da fare.
Fase rem …. bye bye.