Se assunta nelle giuste quantità, la carne ha un ruolo determinante nella nutrizione del bambino.
Una dieta varia prevede il consumo della carne
È importante che un bambino sin da piccolo si abitui a consumare alimenti a base di carne. Le proteine animali infatti sono più complete di quelle vegetali perché presentano sia amminoacidi essenziali che amminoacidi semi-essenziali, che svolgono un ruolo fondamentale nell’età dello sviluppo. Inoltre, mangiare la carne permette ai nostri figli di sviluppare maggiormente il loro patrimonio di gusti e li renderà più aperti e bendisposti a provare nuovi sapori.
Dieta varia significa anche saper inserire nei pasti settimanali la giusta quantità di carne: parliamo del consumo di carne per 3-4 volte in una settimana, contro le 4-5 porzioni per il pesce. La quantità deve poi essere calibrata al fabbisogno nutrizionale del bambino, attenzione quindi a non esagerare.
Come scegliere?
Senza cadere nella trappola del terrore delle carni rosse, così diffuso negli ultimi anni, è sufficiente ricordarsi di preferire le carni bianche, che risultano più digeribili e contengono grassi di qualità migliore, pur essendo sempre ricche di ferro. Un esempio semplice? Preferiamo il tacchino al vitello.
Ricordiamoci che un bambino ha proporzionalmente un maggior bisogno di ferro rispetto a un adulto e non è possibile soddisfarlo tutto con la carne, è necessario assumere ferro anche attraverso altri cibi come legumi, cereali, soprattutto i cereali integrali, e il latte.
Infine, per una maggiore sicurezza, prediligiamo nella scelta le carni italiane, prodotte in modo sicuro e controllato, quindi un consiglio prezioso per le mamme: occhio all’etichetta!