Una bambina rischiava il soffocamento in un asilo di Milano. Le maestre l’hanno salvata con la manovra di Heimlich quando era già priva di sensi.
Rischia di soffocare all’asilo: bambina salvata dalle maestre
Una piccola di 2 anni rischiava il soffocamento per un’ostruzione della trachea. Quando le maestre si sono accorte del problema la bambina era già priva di sensi, ma le insegnanti non si sono lasciate prendere dal panico.
Hanno ovviamente contattato il 118, poi hanno praticato sul corpo della bambina la manovra di Heimlich, che serve a liberare le vie aree e può essere praticata anche su pazienti privi di coscienza.
All’arrivo dei soccorsi la piccola era già fuori pericolo, ma è stata ricoverata all’Ospedale Buzzi. L’incidente è avvenuto giovedì mattina in un asilo nido di Milano.
La manovra delle maestre ha salvato la vita alla piccola
Secondo quanto dichiarato dai medici che hanno preso in carico la bambina al Buzzi, l’intervento delle maestre è stato decisivo.
La bambina aveva infatti inalato del cibo a mensa e rischiava di soffocare. Il cervello subisce danni irreversibili se rimane a lungo senza ossigeno, mentre la bambina si è già completamente ripresa dall’incidente.
L’intervento delle maestre, che hanno praticato la manovra di Heimlich subito dopo aver allertato il 118, ha salvato la piccola da danni neurologici irreversibili. Per quanto tempestivi, infatti, i soccorsi del 118 non sempre riescono ad essere sul posto in pochi istanti, soprattutto in una grande città come Milano dove muoversi nel traffico può essere un problema.
La presenza di personale competente e addestrato a far fronte alle emergenze ha quindi salvato la vita alla bambina di Milano, una condizione che però purtroppo non si trova ancora in tutte le strutture scolastiche, come sottolinea anche Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica Pediatrica dell’ospedale dei Bambini di Milano:
Il nostro ospedale organizza da anni i corsi con i nostri rianimatori che vanno nelle scuole. Ed è un impegno di poche ore ma non tutto il personale li segue, invece sarebbe opportuno. Non perdere tempo, intervenire subito, è importante, come si è visto anche in questo caso. Il Comune potrebbe avviare subito un censimento e verificare chi ha ricevuto questa formazione. L’obiettivo è che tutti siano in grado di intervenire.