Molte mamme provano imbarazzo nell’allattare il proprio figlio in pubblico e, talvolta, vengono anche criticate da una società che associa il seno ad un oggetto sessuale.
A combattere questi pregiudizi ci ha pensato Kate Hudson che si è lasciata filmare da Erin Foster mentre allattava orgogliosa la sua terzogenita Rani Rose, nel bel mezzo di un allenamento, senza vergognarsene.
“La maternità non ci rallenta”, ha scritto Erin nel commento al video. Kate Hudson dal canto suo aveva già ha spiegato la sua visione dell’allattamento attraverso una foto sul suo profilo instagram, sottolineando cosa pensa davvero dell’allattamento in pubblico dopo aver avuto il suo terzo figlio.
Kate Hudson contro i pregiudizi
Kate Hudson non è la prima mamma a volere superare il tabù dell’allattamento, anche Bianca Balti e Olivia Wilde hanno dichiarato che allattare al seno è naturale e nessuno dovrebbe vergognarsi di farlo in pubblico.
Aiutata dal fotografo Nino Munoz, l’attrice di Quasi Famosi ha pubblicato uno scatto dove è completamente a suo agio mentre allatta sua figlia nonostante si trovasse sul set.
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When you’re workin but babies gotta eat 🍼💕 (Love you @ninomunoz 📷)
“Quando le mamme lavorano, ma i bambini devono mangiare” ha scritto la donna come descrizione della foto, valorizzando il suo gesto davanti a milioni di utenti rendendolo normale.
Qualche mese fa Kate aveva espresso la sua volontà di mangiare sano, provare diversi allenamenti per mantenere la produzione di latte, lavorare tutti i giorni e trovare del tempo da dedicare al suo compagno.
La reazione delle mamme
Dopo che il suo scatto è diventato virale sul web, tantissime mamme hanno deciso di lasciare un messaggio di ringraziamento sul profilo instagram di Kate Hudson per aver contribuito a normalizzare qualcosa di bello e naturale.
Oltre 7000 commenti sono stati scritto e molte sono state le testimonianze di mamme che hanno spiegato di aver provato imbarazzo ad allattare il proprio figlio in pubblico e ad oggi, se potessero farlo, tornerebbero indietro senza sentirsi giudicate ma capite.
