Da ormai un decennio la natalità in Italia è in forte calo. Nascono sempre meno bambini e la vita media si allunga, causando un aumento dell’età media.
Oggi è stato però raggiunto un nuovo record negativo: il 2017 ha avuto il minor tasso di natalità dopo l’Unità d’Italia.
Sempre meno nuovi nati
In Italia è attiva ormai da tempo una diminuzione graduale della natalità. Si tratta, secondo i demografi, di un problema strutturale che andrà avanti per altri 20 anni almeno.
La diminuzione delle nascite di oggi significherà infatti meno donne fertili nella prossima generazione, e quindi un ulteriore calo delle nascite. Dietro questo problema vi sono ragioni complesse, sociali ed economiche, come il precariato sempre più diffuso fra i giovani no solo a livello lavorativo.
Nel 2017 in Italia sono stati registrati 458.000 neonati, il dato più basso dopo l’Unità d’Italia. Neppure le due Guerre Mondiali erano riuscite a diminuire così il tasso di nuove nascite.
Diminuzione di natalità e popolazione straniera
In Italia vivono sempre più persone di origine straniera. Anche queste ultime, tradizionalmente più prolifiche, hanno però diminuito i tassi di natalità.
Nel 2017 la popolazione italiana è diminuita di 105.000 unità, nonostante la popolazione straniera abbia ancora un saldo positivo e salvi, almeno in parte, la situazione.
In Italia ogni donna ha in media 1,34 figli e il dato è ormai bloccato da anni. Senza l’apporto degli stranieri la media sarebbe però di 1,22.
A causa dell’aumento dell’età media e della graduale diminuzione della natalità l’Italia sta diventando sempre più vecchia, con quasi un quarto della popolazione ormai oltre i 65 anni. Siamo anzi il secondo Paese mediamente più vecchio al mondo, a seguito del Giappone.