Tutte le emozioni sono buone perché apportano ricchezza, personalità, conoscenza, possibilità e capacità, ma sono l’intensità, la frequenza, l’inibizione e i cambiamenti nel suo modo di essere a determinare un equilibrio o uno squilibrio emozionale e, di conseguenza, le emozioni possono favorirlo o penalizzarlo in un dato momento della sua vita. Da qui la necessità di dargli un’educazione emozionale come genitori.
A dirlo è il professor Fernando Alberca.
Leggendo questa frase mi sono chiesta: come posso aiutare mia figlia a sviluppare una buona intelligenza emozionale?
La verità? È un lungo cammino ed è difficile insegnare a un bambino piccolo a gestire le emozioni, ma è un percorso da affrontare per la sua e la nostra serenità.
Intelligenza emozionale dei bambini: consigli per svilupparla
- Rispetta la prospettiva del tuo bambino ed entra in empatia con lui: per gestire le sue emozioni devi prima comprenderle. Sapere cosa sta provando ti aiuta a capire il suo comportamento. Quando entrerai in empatia con lui potrai mettere da parte i tuoi pensieri negativi. Emozioni nascoste e immagazzinate possono dar vita a comportamenti che a noi adulti sembrano esagerati. Quando capita, lascialo sfogare le sue emozioni e in un momento di calma parlate insieme di quanto è accaduto esattamente.
- Permettigli di esprimere le emozioni: i bambini non distinguono tra le emozioni e quello che accade dentro di loro. Non bisogna mai minimizzare le loro emozioni, ma bisogna comprenderle. In questo caso, c’è il rischio di reprimere i sentimenti del bambino come paura o rabbia oppure si può etichettare il piccolo come lagnoso e vergognoso. Ma bisognerebbe fare proprio l’opposto: aiutarli a esprimere e comprendere i propri sentimenti.
- Aiutalo a risolvere i problemi emozionali: le emozioni sono messaggi che indicano che qualcosa va bene o va male. Insegna a tuo figlio a interpretare i sentimenti che prova e che tramite essi può risolvere i suoi piccoli problemi di ogni giorno.
La fiducia prima di tutto
Se il bambino si sente ascoltato e compreso, i suoi sentimenti negativi perdono velocemente la loro carica e spariscono. È importante far sì che il piccolo possa fidarsi di noi genitori che dobbiamo essere una guida per lui, insegnandogli che è normale provare sentimenti ma che questi vanno controllati e dominati.
Inoltre, quello sull’intelligenza emozionale è un lavoro che dovrebbe fare tutta la famiglia, in modo da vivere più sereni e riuscire ad accettare anche i sentimenti di chi ci sta accanto, anche se contrastano coi nostri.