Molti desiderano un figlio, ma non sempre concepire risulta facile: si stima infatti che ben un 20-25% delle coppie italiane non sia fertile.
L’infertilità si divide in maschile e femminile e può verificarsi sia per problemi degli spermatozoi, per esempio scarsa produzione o motilità, sia per disfunzioni, nel caso della donna, del sistema uterino.
Si parlerà allora di infertilità maschile o femminile a seconda del caso, ma c’è anche quella che gli esperti chiamano “infertilità di coppia” e che coinvolge entrambi i partner allo stesso livello, perfino quando nessuno dei due risulta essere sterile.
La sterilità di coppia può avere cause molto diverse fra loro, talvolta anche sconosciute e in questo caso si parlerà di “sterilità idiopatica”, o “inspiegata”, patologia che colpisce circa il 15% delle coppie classificate come sterili e la cui diagnosi può risultare particolarmente avvilente e difficile da accettare, ma non bisogna disperare, ulteriori e più approfonditi esami medici possono infatti evidenziare un problema che non era stato notato in precedenza.
Utile potrebbe essere, per esempio, eseguire una laparoscopia al posto di un’isterosalpingografia.
La diagnosi di sterilità idiopatica va in ogni caso comprovata e può considerarsi certa solo dopo due anni di rapporti non protetti e regolari durante i quali la coppia non ha concepito.
Una volta accertata la diagnosi sarà possibile pensare ad un intervento, sia esso la fecondazione assistita, l’adozione o uno dei cosiddetti “interventi minori”, da concordare eventualmente con il proprio medico di fiducia.
Altro tipo di infertilità di coppia è la cosiddetta “sterilità immunologica”: si è infatti scoperto in tempi recenti che alcune donne hanno la capacità di produrre anticorpi in grado di bloccare la risalita degli spermatozoi nel canale cervicale, causando quindi l’impossibilità di concepire.
Anche in questo caso la diagnosi può essere confermata tramite alcuni test, che però, essendo di recente creazione, non sempre risultano precisi.
Alcune coppie, invece, non possono concepire per semplice incompatibilità genetica, il che significa che sia l’uomo che la donna, presi singolarmente, non presentano alcun problema e potrebbero entrambi avere figli, ma non fra loro.
In questo caso la scelta più comune per chi vuole comunque avere un bambino è l’inseminazione intrauterina, che presenta una buona percentuale di successi.
Un ultimo tipo di infertilità è quella che viene chiamata “sterilità secondaria” e che può sorgere, per esempio, come conseguenza di una gravidanza precedente, specialmente se questa è terminata con un aborto: le cause della sterilità secondaria sono spesso di natura meccanica, e per individuarle sarà necessario per entrambi i partner sottoporsi a degli esami: colposcopia per quanto riguarda lei e spermiogramma e spermicoltura per quanto riguarda lui.