Oggi i bambini sono sempre più intelligenti e precoci nell’apprendimento, perché ricevono continuamente stimoli che li inducono a creare connessioni immediate.
Pensiamo, per esempio, a come sono bravi i più piccoli con la tecnologia: imparano molto presto a utilizzare i dispositivi più diffusi.
La stessa cosa vale per l’apprendimento dell’inglese che, da diversi anni a questa parte, viene insegnato a partire dalla scuola materna, ed è così che i nostri figli di quattro-cinque anni sanno già dire come si chiamano, conoscono i colori, le stagioni, spesso anche qualche filastrocca in inglese.
Cosa che, senza dubbio, sarà loro di aiuto una volta a scuola, quando lo studio della lingua straniera sarà più intenso.
Imparare l’inglese o no?
Eppure, non pochi genitori si chiedono se a questa età non sia troppo presto imparare l’inglese o un’altra lingua.
Gli esperti non hanno dubbi: no, non è presto, anzi: proprio fino ai tre o quattro anni, le basi di una lingua vengono assimilate e mai più dimenticate.
È bene, dunque, cercare di sfruttare questa capacità del cervello a quella età per far assimilare i concetti fondamentali di una lingua straniera, e dunque ben vengano le attività svolte in inglese anche fin dalla scuola materna, o addirittura prima.
Ovviamente, il primo apprendimento, soprattutto all’asilo, avviene sotto forma di gioco, e non di lezioni vere e proprie.
Durante queste attività si tende a stimolare la curiosità del bambino, tramite l’ascolto di canzoni o la visione di cartoni animati. Non si pretende subito che il piccolo capisca cosa viene detto, ma che familiarizzi con suoni che non sono propri della sua lingua madre, imparando a distinguerli.
E una volta che li avrà immagazzinati nel cervello, avrà poi minori difficoltà nel proseguire con l’apprendimento dell’inglese a scuola. Proprio una bella notizia per i genitori che vogliono che i figli parlino correttamente le lingue straniere.