Una delle mille domande che le mamme si pongono nel prendersi cura della crescita del proprio piccolo è come il riposino pomeridiano possa essere realmente utile. Se, infatti, ci sono alcuni bimbi che non possono proprio farne a meno, ce ne sono molti altri che prima di cedere al pisolino fanno più di un capriccio.
Il riposino pomeridiano: come renderlo un rituale utile?
Come fare quindi per trovare il giusto equilibrio per il sonno dei piccoli al di fuori delle ore notturne? Gli esperti, innanzitutto, sottolineano come il sonno sia fondamentale per i bambini, ma tengono a precisare, anche, che ogni creatura ha i suoi orari. Per questa ragione è molto importante che i genitori creino una sorta di routine piacevole, all’interno di un ambiente sereno e con luce attenuata, avendo cura di staccare il telefono e di spegnere la tv.
Il riposino pomeridiano: questione di coccole e carillon
Con un’abbondante dose di coccole e molta pazienza, soprattutto quando, nei primi giorni, il bimbo deve abituare i suoi ritmi a questo tipo di sosta, i risultati sperati arriveranno. L’utilizzo di un carillon può aiutare nel raggiungere l’obiettivo di un riposino pomeridiano tranquillo e pacifico, l’importante è non tirare su dal lettino il bebè pur rimanendo al suo fianco fino a quando non dorme.
Riposino pomeridiano: quali le ore migliori
Questa abitudine è bene che si protragga fino al terzo anno di vita del bambino, che ha bisogno di recuperare le energie attraverso il pisolino pomeridiano, generalmente fatto poco dopo pranzo. Per quanto riguarda i tempi del riposino si entra nel campo della soggettività: c’è chi ha ricaricato le batterie dopo un’oretta o chi ha bisogno di pisolare anche di più.
Infine è bene ricordare che il sonno, ha una funzione di apprendimento, ovvero permette di rielaborare tutte le informazioni imparate durante il giorno: grazie al riposino pomeridiano, quindi, il piccolo sarà facilitato anche nell’acquisizione e nella migliore comprensione di tutto ciò che accade attorno a lui.