Ci siamo, finalmente, il tuo primogenito ha smesso di essere geloso del fratellino.
Forse merito dei tuoi comportamenti, del tuo istinto da brava mamma. Forse grazie ai mille manuali di pedagogia che ti sei studiata. Oppure, più semplicemente, non aveva più voglia neanche lui di attentare alla vita del fratellino, dopo che quest’ultimo è riuscito a schivare tutti i suoi attacchi.
All’inizio, in ospedale, c’è stato il gelo.
Tutti ti avevano descritto l’idillio: tuo figlio, poco più che un cucciolo, avrebbe dato il benvenuto al fratellino. Lo avevi preparato da mesi, lo avevi coinvolto, lui avrebbe dovuto fare il resto. Invece, a dispetto dei racconti, la tua esperienza è stata poco rosea: un paio di sguardi curiosi e poi basta.
Una volta a casa, la situazione era peggiorata. Dall’ iniziale indifferenza, sino a delle piccole minacce. Tra il serio ed il faceto, il succo era quello: Metti giù quel bambino, sennò te lo schiaccio.
Pensavi che l’incolumità del più piccolo fosse destinata ad essere perennemente in pericolo, quando, finalmente, era nato l’Amore fra i due.
Non sapresti dire quando è successo, cosa lo abbia scatenato ma, improvvisamente, hai visto che non c’erano più minacce velate, ma amore, tenerezza e protezione.
Non potevi crederci: la profezia delle altre mamme, si era avverata.
Finalmente, pensi, la tua famiglia è come quella delle altre. Puoi tirare un sospiro di sollievo.
Però. Eh si, c’è sempre un però.
Però … stava per cominciare la fase di cui nessuno ti aveva parlato.
La temibilissima fase de “Lo voglio anche io”.
Il piccolo beve dal biberon
Il grande, ormai pronto a brindare con calici di cristallo, tanta l’abilità acquisita, dirà: Lo voglio anche io … il suo però.
Il piccolo usa i pannolini
Il grande, per il quale non producono più la misura adatta, ormai con le chiappe sul vasino, dirà: Pure io voglio farla nel pannolino. È più comodo, tanto poi mi pulisci, come fai con lui.
Il piccolo sta sul fasciatoio
Il grande che si lava e si veste da solo, cravatta compresa. Ti dirà: Mi puoi sollevare e cambiare lì sopra, anche a me? (Peccato che pesi quanto l’intera cassettiera, ormai).
Il piccolo mangia gli omogeneizzati di frutta
Il grande te li schifa da quando, a suo tempo, era un bebè anche lui. Te li sputava ovunque e, non appena acquisito il dono della parola, te lo ha comincato in modo inequivocabile (sta schifezza aspra te la mangi tu). Ti dirà: Pure io li voglio.
A questo punto, lo sai, forse è cominciato l’idillio fra i fratelli, forse ora si vogliono bene, ma per te niente pacchia!
Temi che nelle altre case vada meglio e preferisci tacere.
Prima o poi cresceranno e giocheranno insieme, per te sarà tutto più facile. Così ti hanno detto!