Dopo circa sette mesi di crescita nel pancione, un feto umano passa la maggior parte del tempo a dormire.
Il suo cervello però lavora di continuo e sono stati osservati rapidi movimenti degli occhi come quelli della fase REM alternati a stati di riposo, come quello che accade in fase di sonno non REM.
Il feto e il sonno REM
Un team di matematici e neuroscienziati dell’Università Friedrich Schiller in Germania ha scoperto che il feto comincia a sognare già settimane prima che si veda il movimento degli occhi.
Misurare direttamente le attività del cervello di un feto nel pancione è impossibile. Quello che sappiamo riguardo le primissime abitudini del sonno vengono principalmente dall’osservazione del movimento degli occhi. Intorno al settimo mese dello sviluppo di un feto si possono notare i primi movimenti veloci degli occhi.
Il ritmo sonno veglia di mamma e nascituro
Roberto Sonaglia riporta le parole della neurofisiologa Luisa Lopez:
Soprattutto nel terzo trimestre, i loro cicli sonno-veglia (detti anche ritmi circadiani) sono collegati, sebbene spesso in modo inverso: quando la donna dorme, il piccolo tende a restare sveglio e ad agitarsi, mentre si tranquillizza quando lei è attiva, come se i movimenti lo cullassero. Per questo è importante che la mamma osservi ritmi tranquilli, dormendo il più possibile di notte e recuperando le eventuali ore d’insonnia notturna (in questo trimestre il sonno è piuttosto agitato) con sonnellini pomeridiani.
Il feto sogna nel pancione?
Difficile a dirsi, quasi sicuramente sogna le situazioni che ha vissuto fino a quel momento nel pancione della mamma, i momenti in cui è stato bene, quelli piacevoli e quelli in cui magari stava scomodo.
Le espressioni osservate, infatti, sono quelle tipiche di varie emozioni: l’ansia, la gioia, la paura. Sicuramente la mamma trasmette alcune sensazioni che vive durante la giornata e il feto le rielabora a modo suo.