Da sempre le donne si son sentite dire che devono fare i figli presto, che poi è più difficile, che la fertilità si abbassa drasticamente dopo i 40 anni, ma quanto c’è di vero in tutto questo? Ebbene, acclarato che non si è tutte uguali e che ogni donna ha un suo patrimonio genetico, in linea generale si tratta di affermazioni sostanzialmente vere. Vero che l’età conta. Ma avreste mai detto che a “stabilire” l’età del concepimento potessero essere i nostri geni? Questo è quanto è stato dimostrato da una ricerca condotta dai ricercatori della University of Oxford sul genoma.
Cosa è stato scoperto quindi di tanto importante? Che ci sono donne con una predisposizione genetica tale per cui sono portate ad avere figli prima di altre. Sarebbe dunque il nostro corredo genetico a determinare il periodo giusto per avere un figlio, vediamo i dettagli della ricerca. Per condurre questo studio sono state esaminate 4300 donne danesi che non avessero legami tra loro. I dati rilevati sono stati messi a confronto con quelli relativi a 2400 donne inglesi segnate sul registro di Twins Uk, il registro dei gemelli. I risultati ottenuti hanno mostrato come i geni, appunto, incidano per il 15% sull’età del concepimento delle donne della nostra epoca e per il 10% sul numero di figli.
Attenzione però, anche se il vantaggio riproduttivo è risultato essere ereditario, entrano in gioco diversi fattori, tra cui quelli ambientali e sociali. Vale a dire che se i geni di una donna indicano che potrebbe (e il condizionale è d’obbligo) partorire a 14 anni, non significa che questo accadrà. Tutto dipende, ai giorni d’oggi, dalla cultura e dalle pressioni sociali a cui si è sottoposti. Va da sé che una donna che tendenzialmente potrebbe avere uno o più figli a 20 anni dovrà fare i conti con gli studi, con le sue relazioni personali e con la cultura a cui appartiene.