Gli angiomi infantili quasi sempre non richiedono alcun trattamento specifico e nel corso degli anni regrediscono senza lasciare tracce. Vediamo assieme quali sono le caratteristiche principali degli angiomi infantili e cos’è indispensabile conoscere in merito.
Cosa sono gli angiomi infantili
I bambini nascono senza segni sulla pelle ma, a distanza di qualche giorno, può comparire una macchia rossa di piccole dimensioni che tende a divenire sempre più grande assai rapidamente. I genitori allarmati si recano dal pediatra per far controllare il bambino e per chiedere un parare in merito. È una situazione molto comune: quella macchiolina rossa non è altro che un angioma infantile che con il passare degli anni regredirà naturalmente. Solo nel 12% dei casi è necessario effettuare controlli più approfonditi e intervenire con una specifica terapia. Gli angiomi sono delle anomalie causate da una proliferazione eccessiva dei tessuti che formano i vasi sanguigni.
Le macchie sulla pelle che già sono presenti al momento della nascita, note anche con il nome di voglie, non sporgono dalla superficie e permangono per il resto della vita. Gli angiomi infantili invece si presentano in un secondo momento e si allargano rapidamente ma sono destinati a scomparire da soli entro due o tre anni al massimo. Altra tipologia di angiomi sono quelli cosiddetti a rubino: sono sporgenti e hanno la dimensione di una capocchia di spillo. Si presentano solo negli adulti e, invece che scomparire, tendono ad aumentare il loro volume.
Le caratteristiche degli angiomi infantili
L’accrescimento degli angiomi infantili è rapidissima e può avere una durata variabile dai tre ai sei mesi. Dopo il sesto mese l’angioma inizia a ritirarsi lentamente e il suo colore prima brillante, comincia ad attenuarsi. In alcuni casi la regressione può perdurare anche per sei o addirittura sette anni e sono pochi gli angiomi di questo tipo che lasciano dei segni visibili sulla pelle.
Gli angiomi più grandi, a causa dello sfregamento degli abiti o con altre cose, possono ulcerarsi e cominciare a sanguinare. È necessario disinfettare la parte esterna dell’angioma per evitare che la ferita possa infettarsi. Se l’angioma si trova nella zona pannolino o attorno alla bocca e rende molto complicata la suzione, il pediatra potrebbe prescrivere un’apposita terapia mirata ad accelerare il processo di regressione.
Può capitare che l’angioma si sviluppi in parti del corpo che compromettono la salute del bambino e in tal caso la cura dovrà essere immediata. Possono infatti interessare una palpebra impedendo di fatto al bambino la corretta visione oppure crescere nella zona del sottogola ed espandersi verso l’interno del corpo rendendo molto complicata la respirazione.
Sia io che il mio primo bimbo ne avevamo una in testa. Poi scomparsa. A mio figlio è venuta poco dopo la nascita, sempre più rossa e sporgente, per poi riassorbirsi nel giro di qualche mese. Ora ha 2 anni e si vede appena spostando i capelli.