I piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Tonadico, in provincia di Trento, imparano il linguaggio dei segni per far sentire a proprio agio una compagna di classe affetta da sordità.
Il governatore di Trento premia ciascun bambino con una medaglia
Si dice che i bambini siano la parte migliore dell’essere umano e gli alunni dell’istituto Fuganti di Tonadico sembrano confermarlo. Con solerzia e allegria hanno imparato rapidamente il linguaggio dei segni, permettendo così a una loro compagna di classe sorda di comunicare e giocare con loro.
Un grande gesto di solidarietà per il quale il 12 Marzo scorso il Presidente Sergio Mattarella aveva conferito loro il titolo di “Alfieri della Repubblica”.
Qualche giorno fa il Governatore di Trento, Ugo Rossi, ha ritenuto di mettere ancora più in luce l’impegno di questi bimbi, organizzando una cerimonia e omaggiando ciascuno di loro con una medaglia.
Alla scuola invece è stata donata una targa recante una significativa scritta: “Ci hanno ricordato cosa significhi essere comunità”.
Il concetto di inclusione è importante e dovrebbe essere attuato in ogni campo
Il governatore ha accompagnato la consegna dei premi con un discorso commovente sui preziosi insegnamenti dati dai piccoli alunni della scuola d’infanzia Fuganti.
Importanti concetti come solidarietà e inclusione spesso sono difficili da attuare nel mondo degli adulti, molte volte timorosi di affrontare un problema così delicato. Ma i bambini hanno dimostrato, sostiene Ugo Rossi, che la diversità non deve rappresentare un problema bensì un nuovo modo di guardare e affrontare la realtà. Dopo questo bellissimo gesto dovrà essere impegno di ciascun individuo praticare l’inclusione dei diversamente abili in ogni settore della società. Subito dopo queste toccanti parole, anche le bravissime insegnanti che hanno affiancato i bambini nel percorso, sono state omaggiate con dei mazzolini di fiori.
A conclusione della premiazione i piccoli alunni si sono esibiti in un divertente girotondo. Un gioco classico ma anche un potente simbolo di come il tenersi per mano sia il primo passo per crescere e per sperare in un futuro migliore, dove tutti si aiutano reciprocamente senza alcun timore o pregiudizio.