Le donne, quando subiscono violenza domestica, non sono le uniche vittime. Capita spesso che questi episodi abbiano dei piccoli spettatori. I bambini, costretti a vedere questo tipo di scene, manifestano generalmente problemi quali disturbo della crescita psicofisica, ansia, depressione, sensi di colpa e difficoltà nella socializzazione con i compagni di classe.
La campagna di Save The Children
“Abbattiamo il muro del silenzio” è il nome della petizione, creata da Save The Children, per tutelare i 427 mila bambini che, solo in Italia, negli ultimi 5 anni, hanno vissuto episodi di violenza in casa.
Si stima inoltre, che nella maggior parte dei casi, questo tipo di episodi venga considerato dalle donne un qualcosa di normale e, per questo motivo, non vengano denunciati.
Il 10% delle donne che hanno subito violenza, hanno avuto paura di perdere la propria vita o quella dei loro piccoli.
Come combattere la violenza domestica
Sempre secondo Save The Children, per combattere questo fenomeno, è necessario agire tramite la prevenzione, indagini e protezione.
La prevenzione si deve effettuare insegnando ai ragazzi l’uguaglianza di genere per evitare che si creino fenomeni da “padre padrone”.
Le indagini sono, ancora una volta, rivolte verso i più piccoli. Esistono infatti metodi per comprendere quando essi hanno vissuto, anche se da spettatori, fenomeni di violenza.
La protezione si deve effettuare fin da quando emergono i primi episodi di violenza per fare in modo che nessuna donna debba temere di diventare vittima di omicidio.
Come uscirne
Se si è vittime di violenza è necessario evitare di chiudere amicizie o legami parentali che possono dare un supporto rispetto alla situazione.
è possibile inoltre cercare aiuto presso gli appositi centri assistenza chiamando 1522 (numero attivo 24 ore al giorno).
Se si è testimoni di una scena di violenza è necessario chiamare immediatamente le forze dell’ordine.